Eccellenza: Saluzzo, stangata del giudice sportivo dopo la “corrida” di Castellazzo Bormida! | Tre turni a Gozzo, due a Caldarola e multa da 400 euro alla società per espressioni razziste rivolte all’arbitro da alcuni tifosi

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Oltre al danno, la “mazzata” del giudice sportivo. Il Saluzzo paga a caro prezzo la corrida vissuta nel match di domenica contro il Castellazzo Bormida, che gli uomini di Pier Paolo Rignanese sono riusciti comunque a pareggiare nonostante la tripla inferiorità numerica per più di trenta minuti contro la capolista.

 

Nelle consuete sentenze di metà settimana, il giudice ha usato la proverbiale “mano pesante” contro la squadra del Marchesato, che sarà costretta a rivedere il proprio undici iniziale per più di una partita. Tre, infatti, sono state le giornate di squalifica inflitte a capitan Andrea Gozzo, perché, come si legge dal referto arbitrale, “a gioco in svolgimento, ma con pallone molto lontano e quindi in assenza di contesa, spintonava un avversario e poi lo colpiva con uno schiaffo al volto”. Due, invece, i turni di stop per Andrea Caldarola, ultimo in ordine di tempo ad essere stato allontanato dal terreno di gioco di Castellazzo Bormida, con un’espulsione diretta per fallo di gioco. Una giornata, come previsto, infine, per Gabriele Carli, redarguito con due cartellini gialli (il secondo dei quali ha prodotto il rigore parato da Marcaccini) nel corso della prima frazione.

 

Come spesso accade, però, ecco puntuale anche la beffa. Si legge infatti nel comunicato federale che alla società Saluzzo è stata inflitta anche un’ammenda di 400 Euro, perché “per tutto il secondo tempo nonché durante l’uscita dal terreno di gioco un gruppo di propri sostenitori (circa una decina di persone) rivolgeva gravi offese e minacce alla terna arbitrale. In particolare all’arbitro venivano altresì indirizzate espressioni discriminatorie di natura territoriale ed anche di grave tenore razzista con riferimento al colore della pelle. Offese venivano pure rivolte all’allenatore della società ospitante (rapporto A e AA)”.

 

Dopo la punizione sul campo, che Pinelli e compagni avevano saputo limitare con una prova di gran carattere, è arrivata, pesante, anche quella disciplinare.

 

CC – Redazione Sportiva Ideawebtv.it