Andrea Olivero, senatore, 46 anni, presidente provinciale di Cuneo e, poi, nazionale, delle Acli, è stato confermato viceministro nel Governo Gentiloni, diventato operativo a metà dicembre.
Olivero ha concordato con il ministro, Maurizio Martina, le deleghe più specifiche con le quali dovrà confrontarsi prima delle nuove elezioni politiche.
Le Leggi sull’agricoltura sociale e le disposizioni relative al Testo Unico del Vino devono essere completate con i decreti attuativi. Le norme contro gli sprechi alimentari, invece, stanno già producendo frutti positivi.
Inoltre, Olivero intende concentrare il proprio lavoro su altri due temi di grande importanza: soprattutto nella provincia “Granda”. Si tratta della forestazione e dell’agricoltura di montagna.
“Sul primo fronte – sottolinea Olivero – il compito sarà quello di portare a termine una nuova legge sulla forestazione, superando la troppa burocrazia di oggi, mentre per quanto riguarda il secondo, per troppo tempo trascurato, c’è bisogno di lanciare un nuovo modello di sostegno, che possa essere efficace a partire dalla nuova Politica Agricola Comune (Pac).
In questi anni la montagna è stata caricata degli stessi oneri della pianura, mentre nella realtà le imprese delle terre alte hanno bisogno di semplificazione e regole ad hoc”.
Il suo rapporto con il territorio cuneese? “Ho sempre fatto il possibile perché si mantenesse stretto e collaborativo, anche grazie ai molti amici che ogni giorno mi tengono aggiornato sui problemi e le necessità del territorio.
Naturalmente proseguirò su questa strada, continuando a chiedere consigli e suggerimenti agli operatori del settore e agli amministratori. Con l’obiettivo di costruire, insieme, percorsi condivisi e partecipati e rendendo un buon servizio alla nostra comunità”.