I Carabinieri della Stazione di Valenza hanno denunciato un pregiudicato italiano di 52 anni, domiciliato in provincia, responsabile del reato di ricettazione.
Il 26 gennaio, verso le 10.00, in Piazza Gramsci i militari di una pattuglia notavano l’uomo che, uscito da una gioielleria, si avvicinava ad un’auto e, aperto uno sportello, lanciava qualcosa al suo interno, allontanandosi subito dopo, a passo svelto, verso viale Oliva. L’uomo, conosciuto per i suoi trascorsi, veniva immediatamente raggiunto dai militari.
Alla loro vista cercava di disfarsi di un pacchetto gettandolo sotto un’auto parcheggiata, ma il movimento, seppure repentino, non sfuggiva agli operanti che recuperavano l’involucro trovando al suo interno cinque gioielli in oro e diamanti marchiati Pasquale Bruni, del valore di oltre 30mila euro. Il 52enne, subito bloccato, veniva perquisito sul posto e trovato in possesso di altri gioielli in oro e diamanti, oltre alla somma di 3.800 euro in contanti. Sulla sua auto, inoltre, i militari rinvenivano ben 11 orologi, numerosi altri gioielli in oro e diamanti (anelli, collane, bracciali e orecchini) e 6 telefoni cellulari. Considerata la verosimile provenienza furtiva di quanto rinvenuto, i Carabinieri avviavano accurate ricerche scoprendo, in breve, che i “pezzi” marchiati Pasquale Bruni e tre orologi erano proventi di un furto commesso il 30 dicembre scorso in un’abitazione della provincia di Varese, la cui proprietaria, contattata e fatta giungere a Valenza, riconosceva con certezza i suoi preziosi, dei quali esibiva, a garanzia del riconoscimento, le foto.
I rimanenti gioielli e gli orologi, del valore complessivo di oltre 100mila euro, così come il denaro contante e i telefoni cellulari, venivano posti sotto sequestro e nel frattempo venivano avviate le indagini del caso per risalire ai proprietari di quella che è ritenuta refurtiva provento di analoghi reati di quello perpetrato a Varese. Il 52enne, denunciato per ricettazione, veniva altresì proposto per il foglio di via obbligatorio dal comune di Valenza, per vietargli di poter tornare nella città dell’oro per almeno i prossimi tre anni.