Corneliano Roero-Cheraschese, ovvero la sfida degli ex. La ventitreesima giornata di Eccellenza girone B propone il succulento derby tra due compagini che, distanziate di sei punti, hanno buoni motivi per puntare all’intera posta in palio.
Quanti ricordi. Riavvolgiamo il nastro a tre anni fa: si era nel pieno del 2013/14, la Cheraschese di mister Dessena provava ad inseguire i playoff di Eccellenza, mentre il Corneliano Roero di mister Brovia lottava per centrare la zona playoff di Promozione, da cui avrebbe poi scalato un Everest, fino al passaggio in Eccellenza.
Oggi, i due mondi tornano ad affrontarsi, a “tecnici invertiti”: Dessena sogna il secondo posto con il suo Corneliano Roero, Brovia l’avvicinamento alla zona calda con la Cheraschese.
Chiara la lettura del tecnico ospitante, da cui partiamo, in rigoroso ordine di classifica: “La Cheraschese tiene tanto a questa partita, come noi, per una questione di vicinanza. È una di quelle partite che si aspettano tutto l’anno. Per quanto mi riguarda, invece, è un match come un altro. Dipenderà molto dal clima e dal modo in cui ci si potrà allenare in questi giorni. Li conosciamo, hanno buoni giocatori, alcuni dei quali hanno fatto per molti anni la D, altri che hanno peso per la categoria, come Celeste, Pupillo, Atomei. Mancherà Fontana, un ragazzo a cui sono molto legato: meglio così. Io ex Cheraschese? Non sento molto questa sensazione, anche perché da allora ho già giocato sei volte da avversario e perché la rosa di oggi ha due soli “miei” giocatori: Pupillo e Fontana. Domenica bisognerà vedere in che condizioni si giocherà, sia per noi che per gli altri. Noi ad esempio a Valenza abbiamo rischiato l’assideramento, giocando in situazioni al limite del possibile, quindi non tutto dipende dai giocatori. Quando ad un campionato già in parte ridimensionato con l’introduzione dei riposi si aggiungono ancora il maltempo ed i recuperi diventa davvero difficile fare calcoli e previsioni”.
Brovia fa la parte dello sfidante, pronto però al colpaccio per avvicinarsi minacciosamente alle zone di vertice: “E’ una partita difficilissima. Loro sono una squadra forte ed organizzata contro cui, all’andata, abbiamo fatto una buona partita ma non abbiamo raccolto niente. Ci servirà il lavoro di tutto il collettivo in fase difensiva, per poi provare ad agire in ripartenza. Domenica abbiamo giocato male, su un campo infame, ed abbiamo perso. La classifica? In questa stagione abbiamo avuto tanti crocevia fondamentali ma abbiamo preso sempre la strada sbagliata, compreso nel caso, appunto, di domenica contro la Pro Dronero. Abbiamo sbagliato troppe volte nel momento importante, non facendo il salto di qualità. Ecco perché io mi guardo anche e soprattutto alle spalle, dove vedo delle squadre che dal punto di vista tecnico hanno tanto, come la Valenzana Mado, e che possono darci fastidio. Se guardiamo il girone d’andata, in questa fase eravamo in una buona posizione, poi abbiamo perso con Corneliano Roero e Saluzzo, non riuscendo a fare il salto. Ad oggi devo ammettere che ci è mancato qualcosa. Campionato modificato radicalmente per via di riposi e recuperi? Un’altra cosa che non facciamo, oltre a non sfruttare le occasioni-chiave, è speculare: non lo facciamo mai, perché crediamo che una squadra che lavora bene non ha bisogno di guardare questi aspetti. Preferiamo guardare in casa nostra ed ai nostri errori, senza considerare fattori esterni che finirebbero solo per essere degli alibi inaccettabili. Chi ha continuità non ha bisogno di scusanti”.
Carlo Cerutti – Redazione Sportiva ideawebtv.it