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“Tolleranza zero comunale sulle multe? Non sia verso i soliti noti” | Anna Mantini commenta la mancata adesione del Comune di Fossano alle possibilità di rateazione delle sanzioni

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Il rigore e la tolleranza (quasi) zero comunale nelle sanzioni locali? “Non sia contro i soliti noti”, ammonisce la Capogruppo cittadina della Lega Nord a Fossano Anna Mantini, con riferimento alla scelta della civica Amministrazione di non aderire alle pur risicate possibilità, offerte dalla legge finanziaria nazionale, di una rateazione con sconto dei cumuli sanzionatori e di interessi relativi alle voci tributarie ed extratributarie (leggi: multe da codice stradale) di competenza del palazzo municipale.

“Da quanto ho avuto modo di apprendere dalle analoghe scelte compiute in altri Comuni della Granda a guida Pd e centrosinistra – commenta Mantini -, le relative Amministrazioni hanno motivato le proprie decisioni di non aderire, in tutto o in buona parte, alla norma sulla rateazione e abbattimento del monte sanzionatorio, quello gravante sulle famiglie, asserendo che una simile disposizione avrebbe favorito in definitiva gli evasori e i contribuenti infedeli. Con il solito richiamo finale alla necessità di non discriminare ulteriormente chi viceversa ha sempre svolto il proprio dovere fiscale”.
Argomentazioni che, secondo la rappresentante del partito del Carroccio in Comune, “sono precarie da almeno due punti di vista. Il primo, squisitamente politico generale, è che un simile orientamento indica la netta divergenza di opinioni, sui temi fiscali, tra Pd nazionale, che con il governo Renzi ha introdotto la norma, e Pd locale, che viceversa la contesta e disconosce. Il secondo motivo che ci porta a dissentire dalle tesi comunali fossanesi, in specifico, è rappresentato dalla vicenda pregressa, che molti di noi ancora tristemente ricordano, relativa alla gestione del capitolo delle multe stradali a livello di Unione del Fossanese. Allorquando emerse in tutta evidenza e gravità il fenomeno di una tolleranza zero a senso unico, non verso chi a un certo punto si rendeva irreperibile, per esempio tornando al proprio Paese di origine, bensì nei confronti di quanti avevano già la residenza e l’automobile tracciabili e non riuscivano, per obiettive ragioni di crisi, a fare fronte al pagamento della multa stradale inflitta”.
“Non vorremmo – conclude in definitiva Mantini – che la tanto sbandierata tolleranza zero, o quasi tale, avverso i “morosi” comunali avesse come unica conseguenza l’ulteriore penalizzazione di chi non può pagare una multa unicamente perché piegato dalla crisi. Perché è già successo non molti anni fa e potrebbe succedere ancora”.

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