Nel 2016 gli iscritti alla CGIL della provincia di Cuneo hanno raggiunto quota 37.710. In particolare va evidenziato l’aumento dei lavoratori attivi di ben 138 unità rispetto al 2015, raggiungendo 20.550 iscritti.
Buona la tenuta dei pensionati con 17.160 tesserati, frutto delle tante iniziative che il nostro sindacato pensionati (SPI) ha fatto durante tutto l’anno a tutela di diritti individuali e collettivi.
La comunicazione dei dati sul tesseramento, oltre che un’operazione di trasparenza, è l’occasione per osservare le trasformazioni in corso nel mondo del lavoro attraverso la lente, seppur parziale, della tipologia degli iscritti. Cresce notevolmente il numero dei tesserati al NIDIL, la categoria che si occupa di disoccupati e lavoratori precari, pari a 1.411, ai quali vanno aggiunti coloro che hanno contratti precari e risultano iscritti direttamente alle categorie industriali e del terziario.
Il dato complessivo evidenzia, da un lato, il cambiamento in atto anche nella nostra provincia, il lavoro strutturato diminuisce e lascia il posto a tante forme di lavoro povero e precario, dall’altro testimonia l’impegno che la CGIL cuneese sta mettendo per rappresentare la parte più debole ed in difficoltà del mondo del lavoro. Riteniamo che questa sia la miglior risposta a chi strumentalmente sostiene che il nostro sindacato si occupi esclusivamente di “lavoratori garantiti” e ci rafforza per proseguire nella nostra azione, anche attraverso lo strumento del referendum, per raggiungere l’obiettivo di una nuova Carta dei diritti universali del Lavoro.
La crescita degli iscritti nei trasporti, nella logistica, nella sanità privata, nel terziario e tra i lavoratori precari è il “segno che, al di là di tanta propaganda che viene fatta, riusciamo a dare risposte concrete al lavoro”.
Le donne iscritte alla CGIL sono 17.472 pari al 46,3%. Significativo il numero degli immigrati: 2.965 pari all’7,9% degli iscritti.
Alla CGIL di Cuneo gli iscritti sono così suddivisi:
FILCTEM (lavoratori chimici, tessili, energia) 2.535 iscritti;
FILLEA (edilizia, legno) 1.879;
FIOM (metalmeccanici) 2.772;
FILCAMS (commercio, pulizie, alberghi e pubblici esercizi 1.919;
FILT (trasporti) 1.340;
F.P. (pubblici e socio sanitario di aziende private e cooperative) 2.778;
FISAC (banche e assicurazioni) 837;
FLAI (agricoltura e industria alimentare) 2.172;
SLC (poligrafici, Telecom, poste, spettacolo, informazione) 602;
FLC (scuola) 2.305;
NIDIL (coordinati e continuativi, in somministrazione, disoccupati) 1.411;
per un totale di lavoratori attivi di 20.550, a cui bisogna aggiungere:
SPI (pensionati di tutte le categorie pubbliche e private) 17.160.
Per la CGIL il tesseramento, è bene ribadirlo, non è solo un atto amministrativo ma rappresenta la condizione essenziale per l’autonomia, la nostra organizzazione vive dei contributi di chi liberamente si iscrive e chiede tutela collettiva ed individuale.
“La CGIL cuneese ha ottenuto questo importante risultato grazie al lavoro quotidiano dei tanti delegati e attivisti presenti nei luoghi di lavoro, delle operatrici e degli operatori dei servizi della CGIL (patronato INCA, uffici Vertenze, Servizi fiscali e Sportello immigrati), dei tanti volontari presenti nelle nostre 23 sedi sparse su tutto il territorio provinciale, di tutti i funzionari della nostra organizzazione“.