L’endometriosi è una malattia ginecologica benigna che ha come sintomo cardine il dolore, a volte talmente intenso da non poter essere controllato con alcuna terapia medica e di conseguenza invalidare completamente o quasi la vita della paziente.
Colpisce 3 milioni di donne in Italia e, per molti anni, è stata poco considerata. “Dal punto di vista anatomico – spiegano dall’ospedale di Cuneo -, l’endometriosi può essere paragonata a una colla che ricopre le strutture della pelvi femminile. La terapia chirurgica consiste nell’eliminarla “grattandola via” per liberare le strutture sottostanti”.
Al “Santa Croce” di Cuneo l’altra mattina è stato effettuato un intervento particolare perché la zona che è stata colpita è rara e le manovre necessarie a raggiungerla sono state particolarmente complesse. Sono pochissime le equipe chirurgiche in grado di eseguirle e ancora più rare sono quelle, come avvenuto a Cuneo, che eseguono queste procedure per via endoscopica. Inoltre, accanto all’equipe ginecologica, diretta dal dottor Eugenio Volpi, che ha eseguito la procedura c’era un neurochirurgo, il dottor Michele D’Agruma perché era coinvolto il nervo ischiatico, quello che consente la mobilità e veicola la sensibilità delle gambe.
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