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Violenza sulle donne: scoperti tre nuovi casi a Cuneo e Bra

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Tre casi di violenza sulle donne sono stati affrontati dai carabinieri a Cuneo ed a Bra.

A CUNEO i carabinieri hanno denunciato un disoccupato 56enne cuneese per i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e minacce che, come è poi emerso dagli accertamenti svolti, a partire dal 2014 compiva atti di violenza fisica e sopraffazioni ai danni della moglie, una impiegata 45enne cuneese. La donna, stanca di subire da anni violenze e soprusi di ogni tipo e fortemente provata, si è rivolta in caserma nei giorni scorsi denunciando il marito. I carabinieri hanno acquisito in ospedale la refertazione medica dei sanitari relativa alla vittima, hanno raccolto la deposizione di alcuni familiari ed amici della coppia, informando quindi l’Autorità Giudiziaria. La donna è stata messa in contatto con la rete antiviolenza e la posizione dell’uomo è attualmente al vaglio della Magistratura in quanto a suo carico potrebbe scattare una misura cautelare idonea ad impedirgli per il futuro di fare ancora del male alla vittima.

 

Sempre a CUNEO, si è verificato un altro caso di violenza sulle donne cui si sono occupati i carabinieri che hanno denunciato per maltrattamenti in famiglia un muratore 40enne albanese che, in più occasioni negli ultimi tre mesi, tra le mura domestiche aveva picchiato la moglie, una commessa 35enne sua connazionale. E’ stata lei a rivolgersi ai militari per chiedere aiuto ed ha denunciato il marito facendo emergere uno spaccato familiare fatto di continue aggressioni e sopraffazioni subite ad opera dell’uomo, talvolta che rincasava ubriaco la sera. L’indagato rischia ora di vedersi applicare una misura cautelare.

 

A BRA i carabinieri hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Asti per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali un 40enne operaio nordafricano, che vive a lavora in città, perché, da qualche tempo, aveva preso a picchiare la moglie, una 30enne disoccupata braidese. La donna, dopo essersi trasferita dai genitori, ha preso coraggio e lo ha denunciato fornendo ai militari tutti i dettagli e la documentazione medica attestante le lesioni da lei patite sulle cui cause però non ne aveva mai parlato con i sanitari che l’avevano medicata sminuendo le ferite e parlando di semplici incidenti domestici o cadute accidentali, tutto per timore delle ritorsioni del marito. La donna è stata messa in contatto con i servizi socio assistenziali mentre per l’indagato potrebbe scattare un provvedimento coercitivo dell’Autorità Giudiziaria.

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