Procreazione assistita ed etica, un lavoro dell’Asl CN1 | La ricerca condotta dall’Urologia, è stata ammessa al convegno di Medicina della Riproduzione

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Savigliano – Il XXXII Convegno di Medicina della Riproduzione che si svolge ad Abano Terme dal 23 al 25 febbraio ha accettato un lavoro presentato dall’Urologia dell’Asl CN1.

La consulenza etica nell’ambito dell’ambulatorio di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) è il tema del lavoro realizzato dagli urologi Roberto Borsa, Diego Rosso, Andrea Moiso, Pietro Coppola (primario), e la psicologa e psicoterapeuta Anna Rolando.

La fecondazione assistita è sicuramente materia di importanti riflessioni in campo etico.

Negli ultimi anni a Savigliano, con la creazione già dal 2010 della “Rete Bioetica”, circa 8000 coppie, oltre alle normali attività ed accertamenti peculiari per la procreazione assistita, hanno potuto avvalersi di professionisti con specifiche competenze in campo sia bioetico che clinico in grado di fornire una consulenza etica il più completa possibile.

“Ormai da anni abbiamo attivato per le coppie che richiedono la fecondazione assistita – afferma il coordinatore della Rete Bioetica dell’Asl Roberto Borsa – la consulenza etica, in quanto siamo convinti che vi sia il diritto per la coppia di avere non solo valutazioni prettamente cliniche, ma anche un confronto con la responsabilità a livello etico che la loro scelta presuppone”.

La consulenza etica è un servizio svolto da un individuo o un gruppo per rispondere alle domande poste da pazienti, familiari, operatori sanitari in relazione a incertezze o conflitti tra valori che emergono nella pratica clinica; è una consulenza specialistica analoga alle altre consulenze svolte in ambito ospedaliero, con alcune accentuazioni e peculiarità: una più attenta e mirata opera di relazione e dialogo e un pluralismo più marcato sia nel metodo sia nei contenuti.

Aggiunge Borsa: “Le richieste etiche della fecondazione assistita si esplicano sia a livello dell’embrione che a livello della relazione di coppia ed è in questo contesto che noi ci muoviamo: la sterilità non voluta rappresenta un fardello psicologico per le coppie interessate e per la loro relazione”.