“Se, come crediamo, abbiamo capito bene: in Regione si vogliono cancellare quasi 40 anni di storia e riportare in Piemonte il modello manicomiale ante Basaglia.
Le recenti dichiarazioni in Commissione Sanità di Saitta e soprattutto del Dirigente dell’ Assistenza sanitaria e socio sanitaria territoriale della Regione Piemonte, Vittorio Demicheli, infatti rischiano di non lasciar spazi a dubbi: a giugno questa amministrazione potrebbe convertire gli oltre 500 posti letto ospedalieri in riabilitativi.
Questo significa che verranno di fatto create strutture da 100 posti letto che assomiglieranno alle vecchie strutture manicomiali.
La legge Basaglia non si tocca: impediremo in tutti i modi e con tutti i mezzi un’errata interpretazione, applicazione o peggio superamento della legge 180.
Tutto ciò rischia di essere l’ennesima dimostrazione, dopo l’approvazione delle DGR 30 e 29- dell’assenza di una progettualità culturale nella cura alla salute mentale.
La nostra associazione è stata tra le prime a proporre il ricorso amministrativo contro la dgr. n. 29-3922 di revisione della residenzialità psichiatrica e il Tribunale ci ha dato ragione ponendo ben due sospensive alla delibera.
Abbiamo scoperto in Commissione che la Regione Piemonte ha già istituito un Osservatorio sulla Salute Mentale presso l’AslTo3.
Noi non ne siamo stati informati, né abbiamo ricevuto richiesta di partecipazione: vogliamo sapere chi partecipa, con quali criteri sono stati scelti i componenti di questo osservatorio, cosa sta facendo e quante volte si è riunito.
Forse ancora qualcuno crede che la psichiatria sia un sistema a gestione individuale: si sbaglia. La salute mentale è un bene di un’intera collettività e comunità e come tale va gestito ed organizzato.
Per questo la nostra difesa per un modello di psichiatria fatto per e con i pazienti continuerà più forte di prima, per migliorare un sistema e bloccare qualsiasi passo indietro”.
CS
Barbara Bosi
presidente ALMM – Associazione per la Lotta contro le Malattie Mentali – Onlus