E’ stato arrestato ieri sera, dopo quasi cinque anni di latitanza, in arrivo all’aeroporto di Fiumicino (Roma) da Spalato (Croazia), scortato dall’Interpol, il latitante albanese 28enne D.E., sfuggito all’operazione dei carabinieri del Reparto Operativo di Cuneo denominata “ARIES” con cui, ad ottobre 2012, i militari arrestarono 10 persone (2 italiani ed 8 albanesi) di un gruppo criminale agguerrito dedito a furti notturni in attività commerciali, col sistema delle “spaccate” fatte con auto rubate poco prima ed usate come “ariete” per sfondare le vetrine.
L’indagine dei carabinieri, coordinati dal P.M. Riccardo BAUDINELLI della ex Procura di Mondovì, consentì di mettere fuori gioco una banda di malavitosi a cui vennero ricondotti, grazie alle indagini durate alcuni mesi, 19 furti in danno di bar, sale giochi ed altre attività commerciali, il furto in 2 abitazioni, quello di 21 auto (tutte poi recuperate e restituite ai legittimi proprietari) e 7 furti di gasolio, colpi perpetrati di notte in varie località cuneesi e della provincia di Torino (Bagnolo, Bernezzo, Busca, Caraglio, Carmagnola, Casalgrasso, Castagnole P., Casteldelfino, Cavallermaggiore, Cavour, Cervignasco, Cherasco, Dogliani, Dronero, Envie, Fossano, Genola, Montà d’Alba, Moretta, Morozzo, Pagno, Pianfei, Piasco, Pontechianale, Racconigi, Saluzzo, Sanfront, Savigliano, Tarantasca, Verzuolo, Villafalletto e Virle).
Lui però si era reso irreperibile riparando nel suo paese d’origine, l’Albania. Da allora i carabinieri del Reparto Operativo di Cuneo non avevano mai smesso di dargli la caccia ed infatti era stato emesso contro di lui un Mandato d’Arresto Internazionale. Qualche mese fa gli è stato fatale uscire dall’Albania per recarsi in Croazia dove la polizia lo ha arrestato per poi estradarlo in Italia. La sua lunga latitanza è terminata ieri sera all’aeroporto di Fiumicino dove sotto l’aereo ad attenderlo vi erano i carabinieri cuneesi che, dopo averlo preso in consegna dagli agenti dell’Interpol, gli hanno notificato la misura cautelare conducendolo nel carcere romano di Rebibbia.
Si tratta di un soggetto particolarmente pericoloso, all’epoca residente a Savigliano e che annovera diversi precedenti penali per furto, lesioni personali, porto abusivo di armi e che, ancora minorenne nel 2004, venne arrestato dai carabinieri della Stazione di Moretta (CN) per tentato omicidio. Aveva accoltellato un suo connazionale durante una lite per strada.