A seguito delle numerose richieste che sono pervenute alla nostra associazione, la Promocuneo ha invitato il Prof. Giovanni Cerutti, che si è reso disponibile, a programmare ancora due visite alle tombe storiche ed artistiche del cimitero urbano e del cimitero israelitico.
La partecipazione alle visite, che si svolgeranno domenica 5 e 12 marzo, è libera e gratuita ma occorre prenotare telefonando all’Azienda Turistica Locale (0171.69.02.17). La partenza è prevista alle ore 15, dall’ingresso principale del cimitero urbano. In caso di maltempo la visita è annullata.
La parte più antica del cimitero urbano di Cuneo è di notevole interesse storico, monumentale e artistico, e la visita a queste tombe ci fa ripercorrere una parte significativa della storia cittadina degli ultimi duecento anni.
Tombe monumentali sono, ad esempio, quelle di Chiaffredo Beltramo, Antonio Bono, Matteo Ciravegna, famiglia Desmè, Giovanni Girardi, famiglia Pansa (con la celebre Sfinge, capolavoro liberty di Leonardo Bistolfi), famiglia Piatti, famiglia Torre (con il Monumento a una madre di Giovanni Battista Alloati). Su molte tombe ci sono statue, busti di defunti e bassorilievi eseguiti da scultori di chiara fama; oltre ai citati Alloati e Bistolfi, ci sono opere di Giuseppe Dini, Leonardo Piatti, Giuseppe Sartorio, Odoardo Tabacchi.
Grande interesse presentano il Cimitero israelitico, il monumento ai soldati della 1° Guerra Mondiale morti in ospedale, il Sacrario dei Partigiani, il Famedio dei Cuneesi illustri e le tombe di alcune famiglie nobili, come i conti Caissotti di Chiusano, i marchesi Lovera di Maria e i conti Mattone di Benevello.
Il cimitero degli Israeliti fu realizzato dal Comune nel 1859, all’interno del cimitero urbano. Tra le numerose tombe vi sono quelle di Amadio Momigliano, “rabbino ad honorem”; Arnaldo Momigliano, celebre professore universitario di antichità classiche; Rinaldo De Benedetti, “pioniere del giornalismo scientifico”, e di tre ebrei stranieri fucilati dai nazisti verso la fine della seconda guerra mondiale: Oscar Knoll, Hugo Korbel e Siegfrid Schwarz. In ordine di tempo, l’ultima sepoltura è stata quella di Davide Cavaglion (1964 – 2014).
L’epoca storica più rappresentata nel cimitero urbano è quella del Risorgimento, con le tombe di Giovanni Battista Cariolo, processato nel 1833 perché affiliato alla Giovine Italia di Mazzini, Angelo Bernardi, i fratelli Giorgio e Giuseppe Ferreri, il garibaldino Tito Garelli, Tommaso Giordanengo, che si arruolò a quattordici anni e partecipò a tutte le guerre d’indipendenza, Biagio Martini, Angela Aschieri, vedova Ramorino, che Giuseppe Garibaldi incontrò a Cuneo il 7 aprile 1859.