I Carabinieri della Stazione Alessandria Principale hanno arrestato per resistenza e minacce a pubblico ufficiale e contestualmente denunciato per rapina ed estorsione Aissam Bouille, cittadino marocchino di 24 anni, pregiudicato, clandestino e senza fissa dimora.
Una pattuglia interveniva verso l’una di notte del 4 marzo in piazza Marconi dove due giovani della provincia di Torino, tramite il 112, avevano richiesto l’aiuto dei militari perché, poco prima, in piazza Garibaldi, erano stati avvicinati da due nordafricani che, dopo avere distratto uno di loro, gli strappavano il braccialetto in oro.
Le vittime inseguivano i ladri fino in piazza Marconi dove un nordafricano riusciva a dileguarsi dentro uno stabile, mentre l’altro, il 24enne appunto, veniva raggiunto, ma li spintonava più volte e li minacciava di morte qualora avessero chiesto l’intervento delle forze dell’ordine.
Giungevano però i militari, ma in quel frangente le due vittime non riferivano subito ai Carabinieri della presenza sul posto di uno dei marocchini autori del fatto, perché quest’ultimo diceva loro che, se non avessero detto niente e avessero fatto allontanare i militari, gli avrebbe fatto recuperare il braccialetto.
Le vittime accettavano e, a quel punto, visto che i carabinieri non sapevano della presenza di uno dei ladri, lasciavano la piazza per andare a ricercarli.
Poco dopo, il Bouille saliva sulla macchina e cambiava nuovamente atteggiamento con le vittime perché li minacciava nuovamente di morte e li costringeva a fare dei giri per la città senza metà.
Il marocchino, dopo alcune telefonate in lingua araba, diceva loro che dovevano pagare per riavere il braccialetto e l’orologio, che solo in quel momento la stessa vittima si accorgeva di non avere più perché rubatogli in precedenza in piazza Marconi.
Il marocchino chiedeva la somma di 270 euro che il derubato decideva di prelevare in un bancomat per riavere i suoi beni. Giunti in via Caniggia la vittima consegnava i 270 euro al 24enne marocchino che entrava in uno stabile e, poco dopo, usciva riportando orologio e braccialetto rubati.
A quel punto il marocchino si allontanava ed entrava in un locale di piazza Marconi, ma le vittime decidevano di porre fine alla vicenda chiamando i Carabinieri e riferendo ora tutta la verità visto che avevano recuperato la refurtiva.
Contattavano quindi nuovamente il 112 e la pattuglia della Stazione Alessandria Principale, questa volta con le indicazioni precise, intercettava il Bouille proprio all’interno del locale segnalato, dove veniva bloccato.
Non avendo i documenti perché clandestino e senza fissa dimora, veniva fatto salire sull’auto di servizio ma in quel frangente, palesemente ubriaco, minacciava i militari di uccidere loro e i loro familiari, spintonandoli più volte finché veniva immobilizzato e ammanettato.
Veniva quindi portato in caserma e arrestato per resistenza e minacce a pubblico ufficiale e denunciato per rapina ed estorsione, venendo rinchiuso nelle camere di sicurezza in attesa dell’udienza direttissima svoltasi nella tarda mattinata del 4 marzo e conclusasi con la convalida dell’arresto, il rinvio dell’udienza e la sua immediata liberazione.