Nuovo appuntamento con la sezione “Altri Percorsi”, inserita nella stagione del Teatro Alfieri di Asti. Sabato 18 marzo alle 21 è di scena “L’allegra vedova – cafè chantant”, spettacolo con Maddalena Crippa.
Ad accompagnare l’attrice sul palco Giampaolo Bandini alla chitarra, Giovanni Mareggini al flauto e all’ottavino, Mario Pietrodarchi alla fisarmonica e Federico Marchesano al contrabbasso. Il testo originale di Victor Leon e Leo Stein è stato rielaborato da Maddalena Crippa e Bruno Stori, che ha curato anche la regia, mentre Giacomo Scaramazza ha arrangiato le musiche originali di Franz Lehar.
Il 30 dicembre del 1905, “La Vedova Allegra” trionfa al teatro An-der-Wien. Il successo è clamoroso e inarrestabile, e ancora oggi è l’opera musicale più rappresentata al mondo. Che cosa si nasconde dietro il successo di questa operetta? Che cosa c’è di così appagante per il pubblico che da oltre un secolo affolla i teatri per applaudirla? La risposta è molto semplice: “La Vedova Allegra” è una fiaba a tempo di valzer e il valzer, si sa, provoca il rilascio delle endorfine, le molecole della gioia e dunque “La Vedova Allegra” è un formidabile anti-stress, che non è poco.
In uno spazio essenziale, accompagnata da un prezioso ensemble strumentale, un quartetto composto da chitarra, fisarmonica, flauto traverso e contrabbasso, Maddalena Crippa, nella doppia veste di narratrice e cantante, racconta la storia e interpreta le canzoni de “La Vedova Allegra”, evocando con leggerezza e divertimento le atmosfere dei cabaret berlinesi e dei cafè chantant parigini. Alternando le parti recitate, frammenti di dialoghi e monologhi tradotti dal libretto originale di Leon Stein e Victor Leon, alle parti cantate, arie e duetti, l’attrice si sdoppia e dà voce e carattere sia ad Anna Glavari che al principe Danilo.
Maddalena Crippa ha tracciato un percorso nel teatro-musica all’insegna della qualità e della varietà, a cominciare da “Canzonette vagabonde”, dal repertorio italiano degli anni ‘20 e ‘30, a seguire poi con “Sboom”; le canzoni degli anni ’60 da Paolo Conte, a Tenco, Jannacci, De André; con “A sud dell’alma”, dedicato ai grandi interpreti latino americani, ”E pensare che c’era il pensiero” di Gaber e Luporini; senza dimenticare le interpretazioni di “Irma la dolce” (produzione Rai), “Schonberg Kabarett”, “Pierrot Lunaire”, “L’opera da tre soldi”, nel doppio ruolo di Jenny e Polly; “Femmine fatali” (produzione Festival di Salisburgo), fino al più recente “Italia mia Italia”, una dedica spassionata al nostro paese.
Biglietti 18 euro (13 euro loggione).
RIELABORAZIONE TESTO ORIGINALE DI VICTOR LEON/ LEO STEIN
A CURA DI BRUNO STORI E MADDALENA CRIPPA
ARRANGIAMENTO MUSICHE ORIGINALI DI F. LEHAR
A CURA DI GIACOMO SCARAMUZZA
REGIA DI BRUNO STORI
e con
GIAMPAOLO BANDINI, CHITARRA
GIOVANNI MAREGGINI, FLAUTO E OTTAVINO
MARIO PIETRODARCHI, FISARMONICA
FEDERICO MARCHESANO, CONTRABBASSO
produzione e distribuzione Parmaconcerti srl e Compagnia Umberto Orsini srl
Per informazioni e prenotazioni è possibile rivolgersi alla biglietteria del Teatro Alfieri chiamando lo 0141.399057.