Sabato 11 e domenica 12 marzo si è svolta, nei pressi di Pinerolo, la quattordicesima edizione della manifestazione non agonistica “C’era una volta il Cross”, organizzata sulla pista internazionale di Cumiana dal Moto Club Corsa lunga di Torino, dedicata quest’anno al toscano Lorenzo Bozzi, conosciuto come “Zenzo” dagli amici, scomparso di recente.
Questo evento permette a tutti, purché in possesso in possesso della licenza di conduttore ASI o FMI e di moto da cross o da regolarità costruite prima del 1994, di cimentarsi in pista e per di più su una di quelle che hanno fatto la storia del cross italiano ed internazionale, sulla quale hanno gareggiato fior di piloti.
Come di consueto la giornata di sabato è stata bellissima mentre la domenica un po’ meno, ma comunque non grigia o bagnata come nelle ultime edizioni ed è stato un continuo affluire di Camper e furgoni, che hanno letteralmente invaso tutti gli spazi disponibili, alcuni già occupati persino dal giorno precedente.
Sin dal primo pomeriggio e fino a tarda sera, hanno girato su una pista perfettamente curata da Elda e Mario Comba piloti in sella a moto molto diverse tra di loro, sia per tecnica che per età e cilindrata. Era infatti possibile ammirare le splendide e possenti quattro tempi inglesi e giapponesi, dal rumore inconfondibile, che si fondeva con quello squillante delle due tempi.
Il programma della domenica prevedeva turni di prove libere aperti a tutti fin verso le undici, seguite da tre batterie nelle quali le moto venivano suddivise per anno di costruzione: dalle origini al 1974 per la prima, dal 1975 al 1982 per la seconda e dal 1983 al 1994 per la terza ed ultima frazione, con i piloti che venivano fatti partire uno alla volta, data la non competitività della manifestazione, che alla chiusura delle iscrizioni ha visto sfiorare il numero di centocinquanta partecipanti. Degna di nota la partecipazione di un nutrito gruppo di conduttori stranieri: due olandesi, ben dodici svizzeri ed uno proveniente da San Marino.
Girando tra i box si potevano ammirare le moto tirate a lucido per l’occasione e curiosare tra gli accessori, i ricambi ed i capi di abbigliamento esposti, ma si potevano anche incontrare piloti come Emilio Ostorero, Giuseppe Cavallero e Canzio Tosi, tanto per citare i più noti.
Verso mezzogiorno Walter Cavallero ha consegnato tre premi speciali, assegnati alla bellissima quanto ormai rara Greewes Hawkstone 250 del 1962 di Flavio Soldà, alla Moto Guzzi Stornello Colombari del 1964 di Christian Toye ed alla Bultaco Sherpa 125 cross di Leo Dacomo.
Ha poi chiamato a raccolta i campioni e gli altri ex conduttori presenti per la consueta premiazione, affidata a Gian Pio Ottone ed all’immancabile Mac Donald, che ha trovato una battuta, anche in rima, per tutti i premiati, suscitando l’ilarità del pubblico. Dopo la consegna della medaglia in cui era raffigurato “Zenzo”, ogni ex pilota veniva invitato ad apporre la sua firma sulla tabella che il Moto Club Corsa Lunga custodirà gelosamente nel suo archivio.
Terminata la premiazione, che ha interessato oltre quaranta ex piloti, tutti i presenti sono stati invitati presso le lunghe tavolate allestite dagli uomini del Moto Club Corsa Lunga dove, come è ormai consuetudine, è stato servito un fumante piatto di polenta e spezzatino, il tutto accompagnato da un buon bicchiere di vino.
Nel complesso è stata una bella manifestazione, che ha richiamato un buon pubblico e moltissimi partecipanti, molti dei quali incentivati dal fatto di poter impiegare dei mezzi relativamente recenti, ma molto più performanti di quelli adottati fino ad alcuni anni or sono. Sicuramente l’estensione a moto costruite fino al 1994 ha permesso di raggiungere un elevato numero di iscritti però è sceso quello delle moto degli anni sessanta e settanta, che sono quelle che forse i più anziani ricordano maggiormente.
c.s.