Si chiama Radiofrequenza continua e pulsata ed è una nuova attività mini-invasiva per il trattamento del dolore, tecnica iniziata, dal mese di gennaio, all’ospedale di Savigliano presso la Struttura di Terapia Antalgica che fa parte dell’Anestesia e Rianimazione diretta da Lucia Maria Fenoglio.
Nel caso della radiofrequenza continua (con temperature maggiori di 43°C) si sfrutta il calore generato dal campo elettrico, effettuando una termo-ablazione permanente ed irreversibile del nervo. La radiofrequenza pulsata (con temperature inferiori a 43°C) agisce modulando lo stimolo doloroso a livello spinale, impedendo in modo reversibile la conduzione nervosa lungo le colonne dorsali del midollo spinale.
Questa nuova metodica, unita alle altre procedure mini-invasive, pone il servizio di algologia del Ss. Annunziata di Savigliano, alla luce dei protocolli operativi elaborati dalla Regione Piemonte, come centro di riferimento di eccellenza per il trattamento del dolore.
Spiega Dario Giaime, anestesista che coordina tale attività dal punto di vista clinico come responsabile della Terapia Antalgica: “La radiofrequenza è una tecnica che consente di ottenere un’analgesia, cioè il sollievo dal dolore persistente o continuo per un periodo di tempo superiore a quello che si otterrebbe con il solo utilizzo di farmaci”.
L’analgesia è ottenuta tramite una lesione termica delle fibre che conducono lo stimolo doloroso: ciò permette la ripresa di una migliore autonomia nelle attività quotidiane e la possibilità di intraprendere un programma rieducativo e riabilitativo altrimenti difficile da realizzare. La durata complessiva della radiofrequenza, che si effettua in anestesia locale (ed eventuale sedazione), è variabile da 40 a 70 minuti e si esegue, solitamente, in regime di day hospital.