Da qualche giorno la squadra impegnata nei lavori di manutenzione del parco può contare su 6 volti nuovi: il Castello di Racconigi ha infatti accolto l’invito della cooperativa «Liberi Tutti», che si occupa tra l’altro di accoglienza, orientamento e inclusione sociale per i migranti, coinvolgendo sei ragazzi, alcuni profughi altri migranti economici, attualmente ospitati nell’ex albergo Carlo Alberto.
Djafo, Torle, Mama, Bamba, Bangura e Keita provenienti da Togo, Liberia, Costa d’Avorio, Guinea e Gana, hanno accolto con entusiasmo e impegno questa possibilità che rappresenta un’occasione di formazione, socialità, inclusione e, in qualche modo, anche di restituzione ad una comunità, quella racconigese, con una radicata storia di ospitalità ed accoglienza.
“I ragazzi, tutti intorno ai vent’anni e provenienti da grandi città, si stanno impegnando con energia e entusiasmo in questo lavoro che rappresenta anche occasione di conoscenza reciproca ed arricchisce umanamente tutti coloro che vi prendono parte” dice il responsabile del parco, Domenico Perrone.
“La condivisione del lavoro e dei momenti di pausa – racconta il direttore del castello Riccardo Vitale – offre anche l’opportunità di conoscersi, aprirsi all’Altro e aiutare i ragazzi nell’apprendimento della lingua.
L’intera squadra può comprendere più da vicino il dramma dei paesi dove guerre e povertà spingono giovani, anziani ed intere famiglie ad abbandonare tutto per ricostruirsi una vita in luoghi sconosciuti, con lingue, culture e abitudini diverse”.
La disponibilità della direzione del castello nell’attivazione di concrete collaborazioni col territorio trova e crea quindi nuove opportunità, in linea con l’impegno del comune di Racconigi e della cooperativa «Liberi Tutti».
Al lavoro della cooperativa, impegnata in percorsi di inclusione sociale, formazione, inserimento lavorativo nel pieno rispetto della dignità delle persone, della loro storia, del loro lavoro si affiancano infatti un’amministrazione e una comunità attente e disponibili.
Già dal 2015, in accordo con la prefettura, Racconigi accoglie gruppi di migranti coinvolgendoli come volontari in lavori socialmente utili per promuovere, attraverso percorsi di cittadinanza attiva fondati sull’amministrazione condivisa dei beni comuni, l’integrazione e la conoscenza reciproca.