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Il 5 dicembre rapinarono l’ufficio postale di Castagnito, portando via circa 10.000 euro. Nei giorni scorsi, i carabinieri della Compagnia di Alba hanno arrestato i 4 responsabili, al termine di tre mesi di articolate e difficoltose indagini.
In manette sono finiti Gianclaudio Marongiu, classe 1964, Francesco Cottone (1974), residenti a Milano, e Andrea Mascia (1992) di Oleggio (Novara): per loro si sono aperte le porte del carcere, mentre il quarto componente della banda, Matteo Gioi, classe 1981, di Priocca, che fungeva da basista, è agli arresti domiciliari. E’ stato lui a fornire l’obiettivo e a mettere a disposizione l’auto, poi abbandonata e cambiata con un mezzo sicuro durante la fuga.
L’operazione “Mirto”, denominata così per l’origine sarda di due dei componenti del gruppo criminale, è partita nelle ore successive alla rapina: quel 5 dicembre, intorno alle 13, col volto travisato e un coltello in mano, due rapinatori entrarono nell’ufficio postale, si fecero aprire la cassa da un impiegato, mentre l’altra dipendente venne costretta a respingere i clienti che volevano entrare. Difficile per i militari trovare spunti per risalire ai malviventi, che avevano portato a termine il colpo con il volto coperto e indossando dei guanti, per non lasciare tracce.
Nessun aiuto neanche dall’impianto di videosorveglianza, troppo vecchio per poter fornire un valido contributo; in soccorso dei carabinieri sono arrivate le immagini registrate da altre telecamere, quelle del bar di un paese limitrofo dove i rapinatori si erano fermati per prendere un caffè prima del colpo. I militari hanno riconosciuto immediatamente due dei componenti della banda, protagonisti, insieme ad altri tre complici, di un’altra rapina, nel gennaio del 2012, alla banca Monte dei Paschi di Siena di Alba (vennero arrestati in flagranza di reato). Partendo da loro, dopo circa tre mesi di indagini, i carabinieri sono arrivati a identificare l’intero gruppo criminale, arrestando i 4 componenti della banda.
“Siamo partiti praticamente da zero – ha spiegato il comandante della Compagnia di Alba Giacomo Conte nel corso della conferenza stampa convocata per illustrare i risultati dell’operazione –, ci siamo mossi attraverso le testimonianze delle vittime della rapina, cercando di carpire informazioni, e piano piano, grazie ai tabulati telefonici, alle intercettazioni e ai pedinamenti, siamo andati avanti. E’ stata un’indagine molto difficile”.
Da segnalare che l’ufficio postale di Castagnito era già stato preso di mira dai rapinatori nell’agosto del 2016: le indagini ancora in corso stanno cercando di appurare se ci sia una correlazione tra i due episodi.
Gabriele Destefanis
