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Approvata dalla Commissione Italiana la “Cultura del Tartufo” come Patrimonio Immateriale dell’Umanità Unesco

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“Cultura del Tartufo” come Patrimonio Immateriale dell’Umanità Unesco. Questa mattina la Commissione italiana, riunitasi al Ministero della Cultura, ha votato all’unanimità la candidatura “caldeggiata” anche dal dicastero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Il dossier sarà valutato nei prossimi mesi dall’organismo dell’Onu.

 

L’iniziativa è stata seguita con molto impegno dal viceministro cuneese, Andrea Olivero, che sottolinea come ci siano buone probabilità che il riconoscimento venga ottenuto. E afferma: “Così valorizziamo un prodotto tradizionale per tante aree rurali del nostro Paese. Nel mondo, il tartufo è uno dei simboli più conosciuti della qualità Made in Italy. Aggiungiamo un nuovo tassello di promozione del nostro modello agricolo il quale si caratterizza per l’unicità del nostro saper fare, della nostra cultura, dei nostri prodotti”.
Una tappa importante anche per il tartufo bianco di Alba. “Certamente. Con la candidatura si è riconosciuto non solo un prodotto della terra, ma un simbolo di una civiltà agricola e di una cultura capace di sviluppare uno straordinario rapporto tra l’uomo e l’ambiente naturale. Abbiamo dimostrato, in questo modo, attenzione alle aree interne, spesso ingiustamente considerate “minori”, ma, nella realtà, in grado di esprimere eccellenza culturale e produttiva. Alba, Acqualagna, Norcia, e molte altre terre, al Nord come al Centro e al Sud, nei secoli hanno sviluppato un patrimonio culturale che, oggi, è doveroso custodire e tramandare”.

 

Soddisfatto è pure Alberto Valmaggia: assessore regionale all’Ambiente, alla Programmazione Territoriale e Paesaggistica e, proprio, alla Tartuficoltura. “Da piemontese e da cuneese – dice – sono orgoglioso della candidatura, che si inserisce nel lavoro che, a livello di Regione, stiamo portando avanti per la valorizzazione del territorio. Il tartufo di Alba è l’ambasciatore nel mondo delle nostre terre e la sua promozione vuol dire anche promozione del territorio dal punto di vista paesaggistico. Una grande opportunità”.

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