Dopo il concerto dell’Ensemble del Gigio al Castello di Masino, il 26 marzo per le giornate FAI di primavera, il terzo appuntamento del ciclo “Le ragioni del cuore”, inserito nella rassegna “Sentieri di Musica 2017”.
Venerdì 31 marzo, ore 21:00
Narzole, Chiesa Parrocchiale di San Bernardo
“Le ragioni del cuore” – Concerto Spirituale dedicato ai giovani prematuramente e improvvisamente scomparsi.
Gruppo vocale Ensemble del Giglio – Coro Sicut Lilium
Bartolomeo Gallizio, organo positivo – Stefano Pellegrino, violoncello – Luca Cerelli, sax
Livio Cavallo, direttore
Ingresso libero.
Questo programma è proposto a Narzole dopo altre due repliche a Cuneo e Mondovì, che hanno suscitato grande partecipazione di pubblico e intenso apprezzamento.
In programma musica intensa, toccante, bellissima.
A noi il piacere e la responsabilità di renderla al meglio; al pubblico la possibilità di ascoltare pagine di raro ascolto ma immediatamente coinvolgenti.
Brani intimi e affettuosi, alcuni romantici altri contemporanei.
I testi sono sorprendenti: sanno parlare del dolore con serenità, sanno interrogarci sulla morte senza drammi; testi che esprimono l’aspirazione alla pace, alla salvezza; la salvezza fisica, che possa farci superare le difficoltà quotidiane, ma anche una salvezza dello spirito, per poter guardare al mondo con lungimiranza.
Sono testi che non a caso hanno attraversato i secoli e che tanti musicisti hanno reso immortali con musiche bellissime. Musiche che riescono ad esprimere emozioni e sentimenti così profondi usando il linguaggio dei suoni, la magia delle voci, del canto, per andare oltre la ragione, oltre la necessità di un senso.
Numerosi tratti accomunano, con percorsi diversi, i brani di questo programma.
O. Gjeilo, compositore norvegese che vive a New York e gli inglesi J. Tavener e J. Whitbourn, nei brani qui proposti, utilizzano un linguaggio essenziale, diremmo quasi minimale, estremamente asciutto, scevro da orpelli melodici, quasi privo di sviluppo formale; il materiale musicale utilizzato e le armonie rimandano a qualcosa di interiore ed iconico; ciò, insieme ai testi, tratti dalla liturgia cattolica, protestante e ortodossa, conferisce a questi brani contemporanei qualcosa di antico.
Al contrario, l’ “antico” ed italianissimo A. Lotti, in pieno periodo barocco, scrive il Crucifixus a 8 voci con un gusto per la dissonanza che, mutatis mutandis, lo accosta, per questo aspetto, a certa musica contemporanea.
Dalla “severità” di questi brani emerge una serenità di fondo, un’affettuosa umanità che abbiamo voluto affiancare a tre grandi compositori romantici: Brahms, Fauré e Mendelssohn. Tra questi abbiamo inserito il De Profundis (“Out of the deep”) di J. Rutter, tratto dal suo celebre Requiem, che, pur distante come linguaggio musicale, impiega diffusamente il chiaroscuro ed il cromatismo, quasi a voler scavare nell’animo, come i romantici, per esplorare il profondo dell’abisso e trovare salvezza nel trascendente.
Il concerto si conclude con il celebre “Verleih uns Frieden” (“Dona a noi la pace”) di Mendelssohn, originariamente scritto per coro ed orchestra; il testo è la versione di Martin Lutero del diffuso inno “Da pacem Domine” del VII secolo.
Il concerto è organizzato con la collaborazione della Parrocchia di S. Bernardo di Narzole, con il Patrocinio del Comune di Narzole – Assessorato alla Cultura.
Un concerto che vuole ricordare tante persone, giovani e meno giovani che ci hanno lasciati in modo tragico, inaspettato, prematuro.
La musica, per ricordarli; la musica, impalpabile ma estremamente presente.