E’ di 58 milioni di euro l’importo richiesto alla BCE dalle 3 BCC del Piemonte aderenti al TLTRO Group promosso da Iccrea Banca nell’ambito dell’ultima asta di liquidità TLTRO II finalizzata al sostegno dell’economia reale piemontese.
Le risorse raccolte dalle BCC rafforzeranno l’attività creditizia delle banche verso famiglie e imprese del territorio piemontese.
Dall’avvio del programma TLTRO II a giugno 2016, è di oltre 191 milioni di euro la liquidità tirata dalle 3 BCC per questa operazione con l’obiettivo di aumentare il credito a favore dell’economia piemontese.
Nell’ambito degli interventi di politica monetaria varati dalla Banca Centrale Europea, il 28 aprile 2016 la BCE ha infatti adottato il nuovo programma di prestiti destinati al sostegno dell’economia reale, articolato in quattro operazioni di finanziamento, denominato “Targeted Longer-Term Refinancing Operations – TLTRO II”.
In coincidenza della prima operazione TLTRO II, le BCC aderenti al TLTRO Group promosso da Iccrea Banca hanno proceduto al rimborso delle aste precedenti (TLTRO I) per aderire al nuovo programma, ottenendo nuovi finanziamenti di durata quadriennale a condizioni economiche più favorevoli.
La richiesta complessiva relativa a questa quarta e ultima asta BCE fatta attraverso Iccrea Banca da parte di tutte le 143 BCC aderenti al TLTRO Group a livello nazionale e delle tre Banche del Gruppo – Iccrea Banca, Banca Sviluppo e Iccrea BancaImpresa, è stata di circa 9 miliardi di euro.
A livello complessivo, l’importo totale richiesto alla BCE da Iccrea Banca nelle 4 aste del programma TLTRO II finalizzato al supporto dell’economia locale in tutte le regioni di presenza del Gruppo è stato di 14,4 miliardi di euro.
Il costo di rifinanziamento, attualmente pari a zero, potrà essere ridotto fino a -0,40% in funzione dell’andamento delle erogazioni creditizie da parte delle BCC nell’arco dei due anni compresi tra gennaio 2016 e gennaio 2018.
Il riconoscimento dei 40 bps è subordinato al raggiungimento di un tasso di crescita degli attivi eligible pari al 2,5%. In caso di crescita compresa tra 0 e il 2,5%, la riduzione del tasso sarà determinata in maniera proporzionale all’incremento registrato.
Il raggiungimento del tasso di crescita del 2,5% porterebbe quindi ad un beneficio economico complessivo di circa 230 mln, da redistribuirsi tra i partecipanti in funzione degli importi richiesti e dei rispettivi tassi di crescita degli attivi.
Iccrea Banca è la banca Capogruppo del Gruppo Bancario Iccrea che riunisce le società che forniscono prodotti e servizi per l’operatività delle Banche di Credito Cooperativo (BCC) e per i loro 6 milioni di clienti su tutto il territorio nazionale, tra piccole e medie imprese e famiglie. Iccrea Banca è, inoltre, l’Istituto Centrale delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali, ed è membro dell’UNICO Banking Group, l’associazione con sede a Bruxelles e che riunisce le principali banche centrali cooperative europee.
Il Gruppo bancario Iccrea ha chiuso il 2015 con un totale attivo di 48,7 miliardi di euro, impieghi verso clientela per 13,3 miliardi, una raccolta obbligazionaria di 4,4 miliardi, un margine di interesse di 388 milioni, un margine di intermediazione di 718 milioni e un cost income del 59,9%. Al 30 settembre 2016 il Gruppo deteneva un patrimonio netto su base consolidata di 1,7 miliardi di euro con un capitale libero di 500 milioni, un Cet 1 del 12,45% e un Total Capital Ratio pari al 13,22%.
Nel periodo 2007–2015 le erogazioni alle PMI effettuate dal Gruppo sono risultate di 15 miliardi di euro, mentre i crediti distribuiti alle famiglie dal 2011 al 2015 sono stati pari a 1,6 miliardi di euro. Dal 2007 al 2015 il Gruppo ha gestito Non Performing Loans (NPL) per un valore complessivo di 14,6 miliardi di euro. Le operazioni di cartolarizzazione condotte dal Gruppo dal 2007 al 2016 sono risultate pari a 7,5 miliardi di euro; nel quinquennio 2010–2015, le operazioni di internazionalizzazione realizzate dal Gruppo – tra cui SACE, SIMEST e Gruppo Bei – hanno riportato un valore di 578 milioni di euro. Ammontano, invece, a 1,5 miliardi le operazioni transitate dal 2007 al 2016 per incassi e pagamenti per un controvalore superiore a 550 miliardi di euro. Dal 2011 al 2016 sono risultati pari a 900 miliardi di euro i volumi negoziati dalle BCC con Iccrea; più in dettaglio, nel 2011 ammontavano a 52,7 miliardi contro i 185 miliardi del 2015. Infine, sono stati pari a 2,3 miliardi di euro le commissioni retrocesse e i dividendi distribuiti nel periodo 2007-2015; nel 2007 erano pari a 184 milioni, contro i 370 milioni del 2015.
Il Credito Cooperativo occupa una posizione di primo piano nel sistema bancario italiano e al 31 gennaio 2017 raccoglieva 319 Banche di Credito Cooperativo con un numero complessivo di sportelli pari a 4.315 per una quota di mercato di circa il 14,8%.
Al 30 settembre 2016 il sistema del Credito Cooperativo si è collocato al terzo posto per ammontare degli impieghi complessivi pari a 133,2 miliardi di euro con una quota di mercato del 7,2% e al terzo posto per raccolta diretta totale pari a 158,7 miliardi di euro con una quota del 7,7%. Considerando anche gli impieghi delle banche di secondo livello, il sistema ha raggiunto la cifra di 147,6 miliardi di euro, per una quota di mercato dell’8%. Gli impieghi alle imprese si sono attestati a 82,3 miliardi di euro e, compresi i finanziamenti erogati dalle banche di secondo livello, hanno raggiunto 93,3 miliardi di euro, con una quota di mercato di circa il 10,7%. Il patrimonio netto è stato di 19,9 miliardi di euro.