Secondo i dati resi noti oggi dall’Ocse, se il costo del lavoro medio in Italia è maggiore della media Ocse, il reddito netto in busta paga è molto più basso.
“Gli italiani sono sottopagati rispetto agli altri paesi sviluppati. Questo ci dicono i dati Ocse di oggi. Inoltre, ci confermano che quanto il Governo sta per stanziare nel Def per il pubblico impiego, con un aumento contrattuale medio di 85 euro, è a dir poco insufficiente” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Se i dipendenti pubblici, per via del blocco della contrattazione, hanno perso in media, dal 2010 al 2015, 899 in termini nominali, considerando anche l’aumento del costo della vita, la cifra sale a 4049 euro in termini reali” prosegue Dona.
“I dipendenti pubblici più danneggiati sono i dipendenti delle amministrazioni locali. Se dal 2010 al 2015 hanno avuto una riduzione secca di 1.351 euro, considerando l’andamento dei prezzi la perdita sale a 4.641 euro” conclude Dona.