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Contrasti, storie di calcio sospeso: nuovo libro per Luca Vargiu

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Dopo la fortunata iniziativa dello scorso anno con il libro “Oltre la linea” raccolta degli articoli della rubrica omonima del sito Sportellate.it, torna Luca Vargiu con Contrasti, storie di calcio sospeso un libro che raccoglie undici storie di calcio con undici protagonisti alle prese con un ostacolo, un impedimento sul cammino sportivo, un contrasto appunto che mette in discussione le certezze o che interrompe un’azione di vita sportiva e apre nuove strade.

 

 

Un libro il cui ricavato l’autore ha deciso di mettere ancora una volta a disposizione del progetto della onlus “Un Cuore Grande Così” che dal 2004 raccoglie fondi per acquistare abbonamenti del Genoa Cfc da donare a diverse struttre del territorio ligure che si occupano di pazienti con diverse disabilità permettendo così loro di passare qualche ora di svago guardando una partita di pallone allo stadio.
La prefazione di Contrasti è scritta dalla penna pungente e schietta di Pippo Russo, sociologo, scrittore e giornalista che del mondo del calcio analizza le stranezze legate all’economia parallela e di quanto questa possa essere pericolosa.

 

“Chi dice che il calcio non è uno sport individuale? – domanda Pippo Russo nella prefazione – Ci sono certamente undici giocatori per squadra, ma quanto conta la singola persona nel contesto di una gara? A incidere sui destini di una partita e di un lavoro di gruppo possono essere stati d’animo individuali, momenti della vita personale, passaggi di esaltazione o frustrazione, una differente propensione a integrarsi nel gruppo o fare da sé, e decine di altri fattori invariabilmente legati alla dimensione soggettiva. Luca Vargiu autore sempre attento a raccontare le quotidiane zone d’ombra del calcio, con Contrasti si misura con una sfida ambiziosa: raccontare una serie di caratteri che a un dato momento della loro vita, prima ancora della loro carriera, si trovano sul limite di un passaggio che li cambierà. Lì indugiano, si macerano, si chiedono a ripetizione se davvero vogliano spiccare il salto, o se non sia meglio rimanere come sono in quel momento. E fanno tutto ciò consapevoli di essere irrimediabilmente soli, in un frangente dove la loro vita potrebbe cambiare per sempre. Perché i tormenti sono in primo luogo esistenziali. E il calcio può al massimo amplificarli, ma certo non li inventa. L’autore ha una mano felicissima nel lasciare intuire questa sottile differenza.”

 

In contrasti il lettore vivrà i tormenti di un giocatore che gira i campionati delle periferie del mondo, le paure di un giovane ragazzino che nonostante il talento smisurato potrebbe non essere all’altezza in quanto portiere basso per gli standard imposti dal calcio di oggi, le sensazioni del calciatore che sta per battere un calcio di rigore decisivo, la sofferenza di un calciatore omosessuale stanco di fingere di essere quello che non è, la voglia di essere protagonista in campo ma con un fischietto in bocca, la difficoltà di una calciatrice a essere appunto una semplice calciatrice, la drammaticità di un tentativo di combine, l’infortunio che può distruggere una carriera, il viaggio, forse nelle mani sbagliate, di un ragazzo africano in cerca di successo, e di quanto la diversità sia un problema anche quando di mezzo c’è un pallone.

 

“Diciotto mesi di telefonate, scambi di mail, incontri, sms. Con alcuni non è stato semplice entrare in contatto prima e conquistare la fiducia poi per raccogliere le storie, con altri invece è stato tutto molto più veloce.” spiega Luca Vargiu “Alla fine sono soddisfatto di essere riuscito a raccontare questi aspetti che, come sempre, restano ai margini ma che rappresentano un lato del mondo del pallone che non deve essere messo da parte, ignorato. Quello che a me piace di più.”

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