E’ calato ufficialmente questa mattina il velo sulla prima installazione ambientale del progetto Atelier del Camouflage ideato dall’artista Hilario Isola, che a La Morra è andato a “sanare” una annale bruttura restituendo bellezza e dignità ad uno degli scorci più suggestivi del paese.
Il muraglione in cemento armato che per anni ha sovrastato quello che è stato lo sferisterio del paese prima, quindi area ecologica e magazzino comunale, incastonato sotto gli antichi Bastioni del Belvedere e affacciato su una terrazza panoramica sulle Langhe, da oggi è stato completamente coperto da un’imponente opera di 200 mq firmata Hilario Isola dal titolo “il quarto paesaggio”, omaggio al maestro del divisionismo italiano, il piemontese Pellizza da Volpedo, realizzato su un tessuto innovativo, un nuovo materiale tecnologico prodotto e ingegnerizzato, con il coordinamento della producer Barbara De Micheli, delle aziende Sublitex, divisione di Miroglio Textile leader della stampa su tessuto, Ferrino&C, leader dell’Outdoor, e Sinterama, leader nella produzione di fili e filati di poliestere colorati, con il supporto della Tessitura Oreste Mariani per la produzione del tessuto e GPlast Technology per il taglio.
L’opera è stata realizzata in collaborazione con il Comune di La Morra nell’ambito dell’azione Nuovi Committenti, curata da a.titolo con il sostegno della Fondation de France e dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte nel quadro del progetto “Dopo l’UNESCO, Agisco!” che promuove atti di salvaguardia, recupero e valorizzazione dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato.
“Il vecchio e triste muro in cemento armato è ora nascosto da Il Quarto Paesaggio, opera ambientale di Hilario Isola – afferma nel corso dell’inaugurazione il sindaco di La Morra Marialuisa Ascheri – Questo era il campo sportivo realizzato dal parroco Don Grasso, è stato poi acquisito dal Comune, è stato utilizzato per giocare a pallapugno, poi è stato adibito a area ecologica e a magazzino comunale. Ora, svuotato e pulito, è un naturale palcoscenico, pronto a vivere un futuro tutto da reinventare. I colori di quest’opera ci appartengono e ben si armonizzano con la natura circostante, e sono certa che quest’opera diventerà un volano per incrementare ancora di più il turismo culturale di queste zone”.
Le fa eco Antonella Parigi, Assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte: “Noi ci siamo posti il problema di cosa bisogna fare per continuare il lavoro avviato al momento della presentazione della candidatura all’Unesco, e abbiamo pensato che la bellezza si conquista quando tutti i cittadini ne acquistano la consapevolezza. Questo paesaggio non è un prodotto della natura, è un prodotto dell’uomo. L’ambiente è frutto di un atteggiamento culturale, io dico sempre che l’ambiente e il paesaggio è una delle questioni delle quali l’Assessorato alla Cultura si occupa, e quindi noi abbiamo messo in piedi il progetto “Dopo Unesco…io agisco” per affermare che tutto quello che noi vediamo è nostra responsabilità. Compreso il recuperare quei guasti, quelle ferite che abbiamo creato negli anni nel nostro territorio, e questo è il risultato di questo lavoro, che ci rende lieti non solo dal punto di vista artistico, ma perchè ha messo in rete anche delle eccellenze industriali del nostro territorio”.
All’inaugurazione, allietata dall’esibizione della Banda Musicale G. Gabetti di La Morra, sono intervenuti anche l’artista Hilario Isola, il direttore dell’ Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato Roberto Cerrato e l’onorevole Mino Taricco.
Fabio Magliano
Foto Alice Ferrero