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Presentato il progetto di Agenda Urbana “Programma integrato Cuneo Accessibile”

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Rigenerare un luogo strategico e finora irraggiungibile e precluso come l’ex deposito di carburanti della Caserma Montezemolo per restituirlo alla città ed innescare un cambiamento diffuso a vantaggio degli organismi produttivi ed associativi: questo, in sintesi, l’obiettivo che si pone il programma integrato “Cuneo Accessibile”, che si avvale di un finanziamento di 6,7 milioni di euro stanziato dalla Regione Piemonte in favore della Città di Cuneo nell’ambito dell’attuazione dell’asse VI del Por Fesr 2014-2020 per i progetti di sviluppo urbano sostenibile.

I dettagli del programma sono stati illustrati questa mattina nel Salone d’Onore del Comune dal Presidente della Regione Piemonte, dall’Assessore regionale alle Attività produttive e dal Sindaco di Cuneo, insieme ai tecnici regionali e comunali.

 

L’area ex deposito carburanti Caserma Montezemolo rappresenta un luogo strategico di grandi potenzialità da almeno quattro punti di vista: spaziale/territoriale, in quanto è un punto di convergenza di diverse direttrici di mobilità urbana ed extraurbana, automobilistica e ciclopedonale, ma che sotto il profilo urbanistico si pone al centro di un contesto sfilacciato e amorfo rispetto alla città; simbolico-culturale, dato che è un’area preesistente allo sviluppo urbano del dopoguerra che è sempre stata chiusa alla cittadinanza per servitù militare, ma che rappresenta una forte identità collettiva in quanto patrimonio storico-culturale riconosciuto dalla comunità locale; innovazione sociale e tecnologica, poiché la strategia progettuale acquista valore concentrando in un luogo riconoscibile gli investimenti e le azioni dedite alla sperimentazione per assetti innovativi di gestione comunitaria del luogo, nuove idee imprenditoriali, soluzioni innovative per il risparmio energetico, l’economia circolare, l’accessibilità e l’e-inclusion; sinergia con altre politiche urbane, perché possiede una forte potenzialità di convergenza con programmi e politiche urbane che il Comune di Cuneo sta portando avanti sia a livello puntuale sia diffuso.

 

Il Presidente della Regione Piemonte lo ha definito un progetto che integra e completa gli interventi eseguiti con la precedente programmazione dei fondi europei confermando l’impegno della Regione, e che accompagnerà la città di Cuneo nella realizzazione di opere che costituiscono un’opportunità di crescita per l’area urbana e il territorio circostante.

 

La strategia per rigenerare l’area target si propone di innescare un cambiamento diffuso su diverse scale territoriali: di quartiere, con riferimento ai bisogni e alle potenzialità dei quattro quartieri del quadrante sud-ovest di Cuneo (Gramsci, Donatello, Cuneo Nuova, San Paolo); urbana, in modo da dotare la città di spazi e servizi attualmente non presenti o insufficienti; provinciale, poiché si risponde ad un bisogno di innovazione socio-economica e tecnologica che travalica i confini cittadini in quanto Cuneo si presenta come un sistema territoriale complesso, che associa la dimensione urbana con quella delle valli, del sistema fluviale e delle montagne, attraverso relazioni economiche, produttive, culturali e ambientali, che hanno nel turismo eco-sostenibile e nell’enogastronomia la rappresentazione più forte. 

 

L’Assessore alle Attività produttive della Regione Piemonte ha evidenziato che si tratta di un progetto che ha come caratteristica fondamentale la capacità di mettere insieme elementi materiali ed immateriali, quali la condivisione con la cittadinanza, il che rappresenta con esattezza lo spirito che l’Unione Europea chiede di seguire nell’ambito degli investimenti per lo sviluppo urbano. Ha poi anticipato la possibilità che le risorse Fesr possano aumentare in occasione della riprogrammazione a cui si sta lavorando.

 

Il Sindaco di Cuneo ha dichiarato che con il programma integrato “Cuneo Accessibile” si vuole dare nuova vita ad un luogo poco conosciuto e che ha una grossa valenza strategica, in quanto situato in corrispondenza della porta sud della città, in un punto dove si intersecano alcune delle principali direttrici di accesso. Inoltre, ha affermato che in questo modo si potrà proseguire l’opera di riqualificazione già portata avanti con il PISU, che ha visto una completa rinascita di via Roma e del centro storico, restituendo un luogo che, in quanto area militare, non era mai stato accessibile ma che rappresenta un’importante parte del patrimonio storico-culturale cittadino.

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