L’Olmo fa il suo dovere, batte il Colline Alfieri Don Bosco nell’ultima giornata del girone B di Eccellenza, ma non riesce ad evitare i playout, da disputare in gara secca casalinga contro il Cavour.
Ai microfoni di Ideawebtv.it mister Carlo Pressenda commenta la vittoria ed il piazzamento ottenuto dai suoi: “Quando sono rientrato mancavano tre partite e sapevamo che due vittorie potevano non bastare. In realtà per come si erano messe le cose ieri, un po’ di speranza c’era ma è stata vana. Noi siamo stati bravi a vincere una partita difficile, contro una squadra coriacea, soffrendo tutti assieme, segnando e non subendo gol, cosa molto importante perché rappresenta un cambio di tendenza rispetto agli ultimi incontri. È ovvio che il dispiacere c’è ma è anche vero che arriviamo ai playout in buono stato di forma e consapevoli dei nostri difetti ma anche e soprattutto dei nostri punti di forza. Ora servono coraggio e lucidità”.
Impossibile non affrontare l’argomento-panchina, a lungo al centro dell’attenzione in casa olmense, con la staffetta Calandra-Pressena alla: “Secondo me non ha fatto la differenza cambiare la guida tecnica, nel senso che le cose potevano andare bene anche così: abbiamo buttato via diversi punti durante l’anno, anche nei minuti di recupero, che, sommati, hanno poi inciso sul posizionamento finale. È stata una stagione anomala dal punto di vista tecnico, è ovvio, ma ci sono state comunque le condizioni per rendere la nostra situazione più tranquilla. Sarebbe ingiusto legare il nostro stato attuale stato alla sola situazione-Calandra, che, comunque, sia quando è stato chiamato in causa in prima persona che quando si è messo da parte, ha lavorato sempre per il bene dell’Olmo”.
Testa e cuore al match contro il Cavour, con qualche possibile problema legato al terreno di gioco: “Non sappiamo ancora dove giocheremo, quindi vedremo come risolvere il problema con la società, proprio per poter sfruttare al meglio il fattore campo. L’unica certezza è che siamo consapevoli ed abbiamo voglia di salvarci. Giocare per il pareggio sarebbe una scelta insensata anche perché, purtroppo, in stagione abbiamo dimostrato spesso di non saper gestire il punteggio a nostro favore. Siamo bravi quando attacchiamo e cerchiamo il risultato: fare calcoli sarebbe assurdo. La partita secca è sempre un’incognita, ma se giochiamo come negli ultimi tempi le probabilità di salvezza aumentano. Abbiamo un paio di acciaccati che dovrebbero tornare, rientra Pepino, nostro leader, ma abbiamo bisogno di undici capitani”.
Carlo Cerutti – Redazione Sportiva Ideawebtv.it