Cittadini della frazione Roata Canale, abbiate la pazienza di voler leggere e diffondere questo appello stampandolo, e condividendolo sui social network.
Voi non avete nessun merito per essere nati in questa piccola frazione sconosciuta ai più, in quel sparuto gruppetto di fattorie e casette.
Voi non avete nessun merito per essere cresciuti in un paese libero e democratico.
Il merito è dei vostri nonni, che nell’orrore della guerra hanno perso la vita spesso a soli vent’anni, contrastando la dittatura fascista, per donarla a voi oggi.
Voi siete in debito con la vita e soprattutto con la memoria dei vostri nonni.
Oggi la vostra comunità, che si professa cristiana, ha l’opportunità di sdebitarsi potendo ospitare dei migranti richiedenti asilo nei locali della Parrocchia (cioè nella casa di Dio).
Loro hanno attraversato in condizioni inenarrabili deserti e mari, per approdare su mezzi fortuna in Italia per scappare dell’oppressione di crudeli di dittatori.
Loro hanno visto le violenze, gli omicidi, gli stupri e conosciuto la povertà ed ora possono trovare nella vostra comunità l’accoglienza e la pace che meritano.
Venuto a trovarvi il vescovo Mons. Delbosco con uno spirito di ascolto, voi avete respinto l’invito ad accogliere questi vostri fratelli al grido “noi non li vogliamo”.
Un grido cupo che spaventa e che turba nel profondo l’animo umano, che rievoca il periodo fascista.
Voi siete finiti sui giornali della cronaca nazionale, per la vostra mente ottusa, per le vostre insensate paure fondate sull’ignoranza.
Per chi si professa cristiano ecco come si esprimerebbe Gesù all’incontro con voi dopo la vostra morte “Saranno riuniti davanti a lui tutti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e sposterà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra. Allora Gesù dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il Paradiso. Perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero migrante richiedente asilo e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito. Mi spiego meglio: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli migranti, l’avete fatto a me.
Poi si rivolgerà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli.” (Parafrasi di Matteo 25)
A voi la scelta se essere ricordati nella storia come delle capre, delle bestie o come delle persone che hanno saputo accogliere dei fratelli in difficolta, onorando la memoria dei vostri cari morti per la vostra libertà.
Ascoltate la mamma di Roata che ha detto all’incontro con il vescovo “Dove li mettiamo i valori cristiani che insegniamo ai nostri figli?”
Fossi in voi, rifletterei bene.
Davide