Giovedì 11 maggio, il Sindaco di Alba Maurizio Marello insieme a Enzo Demaria, Presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – sezione di Alba e vicepresidente comitato provinciale A.n.p.i. e con il Consigliere comunale Claudio Tibaldi ha fatto visita al partigiano Angelo Racca, ospite della casa di riposo “Soggiorno Alfieri”, nel centro storico di Magliano Alfieri (CN).
Classe 1923, l’ultimo combattente della Brigata Matteotti compirà 94 anni ad agosto e fino all’anno scorso ha sempre presenziato alla cerimonia al pilone votivo dei Canta in memoria dei partigiani caduti nei territori di Treiso, Barbaresco e Trezzo Tinella con il ricordo del sacrificio dei tre fratelli Ambrogio, simbolo dei partigiani delle Langhe caduti per la Libertà.
Come ringraziamento, durante la visita, il Sindaco Maurizio Marello ha consegnato al partigiano una targa con su scritto: “L’Amministrazione comunale di Alba al partigiano Angelo Racca della brigata Matteotti, in segno di riconoscenza nel 72ˆ anniversario della Liberazione”.
Affiancato dalle figlie Mariella e Luciana, il partigiano ha ringraziato calorosamente il Sindaco per la targa ed il presidente dell’A.n.p.i. per la bottiglia di vino e per il libro fresco di stampa “Strade delle memorie partigiane n°7 – Itinerario Città di Alba” con i testi a cura di Antonio Buccolo, Enzo Demaria, Mario Marengo, Bianca Roagna, Fernando Vioglio e la prefazione di Edoardo Borra.
«E’ stata una visita molto gradita per lui e per noi – dichiara il Sindaco Maurizio Marello – anche perché quest’anno per la prima volta non l’abbiamo visto a Treiso.
La città vuole giustamente continuare ad essere riconoscente nei confronti di chi fece la lotta partigiana consegnandoci la democrazia e la libertà».
«Abbiamo fatto visita all’ultimo partigiano della ventunesima Brigata Matteotti intitolata ai Fratelli Ambrogio – spiega Enzo Demaria, presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia | sezione di Alba – E’ stato davvero contento.
Noi ricordiamo tutti i partigiani. Non sono più tanti. Nelle Langhe sono ancora una dozzina.
Purtroppo, sono ultra novantenni ma non bisogna dimenticarli».