Venerdì 26 maggio, alle 21, presso la Sala Falco del Centro Incontri della Provincia di Cuneo (corso Dante, 41) gli operatori culturali del cuneese, coordinati da Fondazione Artea, Associazione Art.ur e Compagnia Il Melarancio, presenteranno il Manifesto degli Stati Generali della Cultura del Cuneese ai candidati sindaco della Città di Cuneo.
Oltre ad analizzare e comprendere la loro disponibilità a sostenere le linee guida e le strategie contenute nel Manifesto, l’incontro intende sollecitare il dibattito sulle prospettive future del capoluogo in ambito culturale. Modererà l’incontro Gianni Martini, caposervizio della redazione di Cuneo de La Stampa. La serata è a ingresso libero.
“Il Manifesto degli Stati Generali della Cultura del Cuneese – spiegano i coordinatori – è il frutto del lavoro di circa 80 operatori del settore che da luglio 2016 a marzo 2017, personalmente o in rappresentanza di una trentina tra enti e associazioni, si sono impegnati per disegnare il modo di fare cultura che auspicano per la nostra provincia nel prossimo futuro. Contiene le linee programmatiche per una visione contemporanea e proiettata nel futuro del settore culturale in provincia di Cuneo, ma è fondamentale, ora, che intorno a questo documento si crei il più ampio coinvolgimento istituzionale possibile, affinché l’idea di cultura e i contenuti del Manifesto vengano posti al centro della politica del nostro territorio”.
Nato dopo un percorso di confronto e di riflessione collettiva partito dal basso, che ha tenuto conto di come negli ultimi anni sia cambiato molto il modo di fare cultura, il Manifesto è già stato presentato lo scorso 7 aprile al cinema Monviso di Cuneo alla presenza dell’assessore regionale alla Cultura e al Turismo, Antonella Parigi, e più di 150 tra rappresentanti istituzionali e operatori culturali della provincia, oltre a cittadini interessati. In quell’occasione il documento ha ottenuto 50 nuove sottoscrizioni, ma l’obiettivo è di portare il maggior numero di interessati a condividere la visione del manifesto che è possibile scaricare e sottoscrivere accedendo al sito della Fondazione Artea (www.fondazioneartea.org).