Venerdì 5 maggio presso il “Match Ball” Bra è stato presentato il progetto “Bolla”, promosso dal circolo, con il supporto del Comune di Bra e di un buon numero di sponsor che sostengono l’iniziativa volta a offrire un’opportunità a giovani tennisti che aspirino a intraprendere un percorso di studi in un’Università straniera, attraverso l’attivazione di borse di studio sportive.
Ad aprire gli interventi è stato il presidente del Match Ball Bra, Domenico Dogliani, il quale ha spiegato: «Ho partecipato alla fondazione del “Match Ball” nel 1981 con Zino Puci, Riccardo Bigone e altri amici appassionati di tennis: avevamo tre campi in terra rossa di cui uno si copriva in inverno mediante un pallone;, oggi sono 13, di cui 5 coperti. Il tennis è cresciuto con Zino e i suoi fratelli Antonio e Massimo, diventati presto maestri, raggiungendo oggi livelli altissimi con la collaborazione di valenti maestri».
«La proposta del progetto “Bolla” è una iniziativa di tutto rispetto anche perché proviene dai fratelli Puci», ha poi aggiunto il presidente, «persone che conosco ed apprezzo da oltre 30 anni e alle quali va la mia completa fiducia: sono certo che anche questa iniziativa di alto livello a favore dei giovani avrà successo. La partenza è stata positiva e, per questo, mi sia consentito di rivolgere un ringraziamento vivissimo a tutti gli sponsor che hanno assicurato già la loro adesione».
Il sindaco di Bra, Bruna Sibille ha voluto porre l’accento sul rapporto tra studio e scuola: «Nei ricordi di insegnante troppo spesso ho visto ragazzi smettere di fare attività sportiva agonistica perché non riuscivano più a seguire l’attività scolastica. Credo che l’occasione che si presenta stasera sia di grande interesse e ha avuto da parte dell’Amministrazione immediata adesione perché viene presentata all’interno di una struttura che negli ultimi 30 ani ha saputo darsi degli obiettivi e raggiungerli».
L’assessore allo sport e vicesindaco di Bra Massimo Borrelli, oltre a sottolineare come presso il palazzetto i ragazzi siano in un ambiente in cui sono seguiti da un punto di vista non solo sportivo, ma anche educativo, ha voluto ringraziare chi ha reso possibile tale progetto, con un riferimento ai fratelli Bolla: «Portare il nome di un progetto non è da tutti ed è una cosa importante. Voi siete un esempio per i tanti ragazzini che frequentano il circolo e vi osservano dentro e fuori il campo. Avete dimostrato che si può coniugare lo sport e la formazione scolastica».
Massimo Puci ha poi spiegato che l’idea del progetto (pressoché unico nel suo genere in Italia) nasce dall’aver constatato come Luca e Andrea Bolla, in virtù della eccellente qualità del loro tennis, unita al buon livello della loro preparazione scolastica, avvessero avuto un’occasione davvero prestigiosa, essendo stati scelti da due università americane (rispettivamente St. Augustine in Florida e Phoenix in Arizona), interessate ad averli nelle loro file come studenti-giocatori. Questa bella notizia si è trasformata in uno stimolo per provare a fare in modo che il loro non fosse un caso isolato: attraverso le borse di studio sportive si cerca quindi di sostenere altri giovani, dalla quarta elementare sino alle superiori, interessati a fare lo stesso percorso e a entrare in prestigiose università americane.
Dopo la testimonianza diretta di Luca, già negli Usa da qualche mese, del fratello Andrea, che sta ancora valutando il suo futuro e di Andrea Brignacca, altro ragazzo che gravita intorno al Match Ball Bra e che frequenterà la quarta superiore negli Usa, la parola è passata a Claudio Bolla, padre di Luca e Andrea, che ha raccontato come lui e la moglie abbiano vissuto questo importante passaggio nella vita del figlio maggiore. In conclusione sono stati presentati i ragazzi candidati a partecipare al progetto per il 2017, un gruppo di tennisti e tenniste di Bra, ma anche di altri centri della Granda, quali Caramagna Piemonte, Dogliani, Cherasco, Narzole, oltre a Torino e Carmagnola, che aspirano a poter contare su un maggior numero di ore di lezione di tennis alla settimana, senza alcun aggravio per le famiglie, al fine di migliorare il proprio tennis e diventare ancor più appetibili per le università americane.