Prevenzione primaria e nuovi stili di vita. E’ la sintesi della tre giorni cuneese dedicata a prevenzione e innovazione in oncologia.
Marco Merlano, direttore dell’Oncologia Medica dell’azienda ospedaliera Santa Croce e Carle è intervenuto, insieme al collega dell’Asl CN1 Pietro La Ciura, a una conferenza stampa organizzata presso l’Ordine dei Medici della provincia di Cuneo: “Vi sono ormai evidenze scientifiche che dimostrano quanto gli stili di vita incidano sullo sviluppo della malattia e sull’esito delle cure. Abbiamo stabilito un rapporto stretto tra Oncologia e territorio per mantenere comportamenti omogenei tra noi professionisti”.
Gli fa eco il dr. La Ciura: “Percorsi comuni in luoghi diversi. Occorre una collaborazione sempre più stretta e questo sta avendo una ricaduta anche sui modelli organizzativi.”
In apertura il vice presidente dell’Ordine Giuseppe Guerra aveva sottolineato come la prevenzione primaria sia fondamentale per l’impatto che ha sulla vita di tutta la popolazione: “Alcolismo, tabagismo, obesità sono fattori causali di patologie gravi, occorre agire sugli stili di vita e come Ordine sosteniamo tutte le iniziative che vanno in questa direzione.”
Comunicazione, appropriatezza, lavorare insieme sono i tre imperativi che sottolinea Paola Malvasio, direttore sanitario del S. Croce: “Dobbiamo incontrare la popolazione per far passare messaggi corretti, in un periodo di tante false verità. Inoltre occorre lavorare per garantire la terapia giusta: chi ne ha bisogno deve poterne usufruire in modo efficace”. Infine, il lavoro comune: “In questo ci sostiene e guida la Rete Oncologica: occorre definire chi fa che cosa, unendo le forze, perché tutti i cittadini devono avere equità di accesso alla cura. Dobbiamo portare cure di qualità dove vive il cittadino.”
Anche Elvio Russi, primario di Radioterapia, sottolinea il ruolo della Rete: “Le reti oncologiche in Italia sono sol sei, il Piemonte è la regione all’avanguardia.”
Federico Borgna, sindaco di Cuneo ritiene indispensabile il coinvolgimento di tutta la comunità, per “rendere tutti i cittadini partecipi di un cambiamento di stile di vita che garantisca il benessere.”