Il cinema piange Toni Bertorelli. Aveva lavorato con Bellocchio e Nanni Moretti | L’attore originario di Barge si è spento a 69 anni

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Il mondo del cinema piange Toni Bertorelli, celebre attore caratterista originario di Barge, spentosi a 69 anni in ospedale dove era ricoverato dall’inizio di maggio.

Bertorelli era stato recentemente visto all’opera nel ruolo del cadinale Caltanissetta in The young pope di Paolo Sorrentino ma sono numerosi i registi di spessore con i quali aveva collaborato, da Marco Bellocchio a Nanni Moretti sino a Mel Gibson per la sua “Passione di Cristo”.

Nato a Barge il 18 marzo 1948 Bertorelli esordisce come attore teatrale nel 1969, collabora spesso con Carlo Cecchi e lavora in opere del repertorio classico e contemporaneo. Nella stagione 1997-1998 vince il premio UBU, come miglior attore non protagonista, grazie alla sua interpretazione in Il tartufo di Molière, con la regia di Armando Pugliese. Nel 1996 esordisce alla regia teatrale con Les femmes savantes di Molière con Valeria Ciangottini, a cui seguiranno Pezzo di monologo e Passi di Samuel Beckett e Three hotels di John Baitz con Luca Zingaretti e Isabella Ferrari nel 1999.
Nel 2001 dirige Il colonnello con le ali di Christo Boitchev e Possesso di Abraham Yeoshua con protagonista Franca Valeri, e nel 2005 al Teatro Globe di Roma con il titolo Gossip! La scuola della maldicenza di Richard Brinsley Sheridan adattato dallo stesso Bertorelli in forma di musical. La sua prima apparizione cinematografica invece risale al 1982 nel film Stangata napoletana. Nel corso degli anni seguiranno numerosi altri lavori, ma è principalmente negli anni novanta che Toni Bertorelli ottiene una certa popolarità fra il grande pubblico, grazie a film come Morte di un matematico napoletano (1992) o Pasolini, un delitto italiano (1995), per il quale ottiene anche il premio Sacher d’oro, come miglior attore non protagonista.

Fra gli altri suoi lavori si ricordano Il partigiano Johnny (2000), Luce dei miei occhi (2001) e La stanza del figlio (2001), La passione di Cristo (2003), Romanzo criminale (2005), Il Caimano (2006). Il regista Marco Bellocchio lo dirige in due film: Il principe di Homburg (1997) e L’ora di religione (2002). Proprio grazie a L’ora di religione, Bertorelli vince il riconoscimento come miglior attore non protagonista al Flaiano Film Festival. Per la stessa parte ha avuto la Nomination anche al Italian National Syndicate of Film Journalists. Per la televisione è stato interprete nel 1971 dello sceneggiato televisivo di Edmo Fenoglio I Buddenbrook, e poi di numerosi sceneggiati tra cui Renzo e Lucia di Francesca Archibugi, Pinocchio di Sironi nel ruolo della volpe, Guerra e Pace di Robert Dornhelm e Rossella di Gianni Lepre.

Ha pubblicato nel 2013 il suo primo romanzo “L’effetto del Jazz” sulla nascita del primo jazz club d’Italia, a Torino mentre recentemente era uscita la sua autobiografia “Voglio vivere senza di te” nella quale raccontava la sua rinascita dopo una lunga battaglia contro l’alcolismo.