“L’acqua deve rimanere in mano pubblica” | Federico Borgna risponde alle domande poste in questi giorni dal Comitato Cuneese Acqua Bene Comune: riceviamo e pubblichiamo

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Rispondo con molto piacere alle domande poste dal Comitato Cuneese Acqua Bene Comune e ringrazio i suoi esponenti per aver assunto un’iniziativa che consente di fare chiarezza su un tema così delicato come la gestione del servizio idrico. 

Nel pieno rispetto della volontà dei cittadini Cuneesi, espressa con un voto davvero plebiscitario a favore della  gestione pubblica dell’acqua e delle molte delibere approvate nella passata tornata amministrativa, sul  programma che accompagna la mia ricandidatura a Sindaco si dichiara senza alcuna reticenza che l’acqua è un bene comune che deve essere messo a disposizione di tutti i cittadini e la cui gestione deve rimanere in mano pubblica. Senza reticenza alcuna, così come è stata sempre coerente la posizione assunta nella Conferenza d’Ambito e nel Comitato ristretto che hanno il compito di governare e controllare il servizio idrico  in Provincia.
Ora, seppur con qualche ritardo, si è avviato un percorso che dovrebbe concludersi tra la fine di quest’anno e
l’inizio del prossimo, che porterà all’approvazione del Piano d’Ambito, del Piano economico e finanziario e della progressione tariffaria. Questi sono i perni sui quali si baserà l’affidamento per la gestione trentennale del servizio idrico integrato in provincia di Cuneo.

 

La mia posizione, e quella delle liste che sostengono la mia ricandidatura, è lineare e conseguenziale agli atti politici che abbiamo compiuto nel recente passato. La gestione deve essere affidata ad una società pubblica, possibilmente consortile, che abbia in ACDA uno dei perni centrali. L’ACDA, perché è una società efficiente, ben gestita, con i conti in ordine, che fornisce un servizio eccellente e genera lavoro e occupazione locale.
In conclusione, continuerò ad impegnarmi affinché si superino ritardi e incertezze, si accantonino interessi economici e campanilistici e il percorso si concluda con la gestione pubblica di un bene indispensabile,
prezioso e fondamentale per il vivere civile.

 

Federico Borgna