Il forte ex pilota motociclista di Chiusa Pesio Roberto Miele, che dopo aver lasciato le corse, in collaborazione con la Sicurider ed il Prof. Enrico Garino di Dronero organizza corsi di avviamento al motociclismo e di guida sportiva presso il Kart Planet di Busca, è stato invitato dal Professor Lino Mauro, suo concittadino ed insegnante dell’ENAIP di Cuneo, per spiegare agli alunni qualche nozione sulle moto e sul loro comportamento.
Verso la fine del mese di maggio Miele si è quindi presentato presso il laboratorio di meccanica dell’ENAIP di Cuneo, dove lo aspettavano una ventina di ragazzi. Sentiamo quali sono state le sue impressioni: “Non appena entrato nel laboratorio, sono rimasto sorpreso, in quanto non mi aspettavo di trovare un’attrezzatissima officina, con tanto di sala motori, smonta gomme, ecc., trovandomi davanti degli alunni molto preparati ed avvezzi all’uso degli strumenti meccanici. Mi sono anche stupito nel vedere un quod dotato di motore elettrico, interamente costruito tempo fa, dagli alunni degli scorsi anni”.
Nel laboratorio erano esposte alcune moto e l’abbigliamento tecnico da gara. E’ è iniziata di qui, da parte di Roberto Miele la spiegazione della differenza, sia di comportamento, che di funzionamento tra moto da strada e moto da corsa, quali cambio, freni, sospensioni e gomme.
Le moto stradali montano prodotti di serie mentre su quelle da corsa viene impiegato il meglio in fatto di sospensioni, l’utilizzo del cambio elettronico e la diversità dei vari tipi di gomma, si è poi passati a spiegare l’importanza dell’abbigliamento da scegliere quando si utilizza una moto, sia che essa sia da strada, che da pista, in quanto è meglio patire un po’ di caldo vestendo dei capi tecnici, che proteggono da un’eventuale caduta, che andare in giro in maglietta e pantaloni corti, cosa che potrebbe portare a danni fisici, a volte anche gravi.
Roberto Miele ha così concluso il dibattito intercorso con gli alunni che, pur facendogli moltissime domande relative alle moto, che alcuni di loro già possiedono: “In due ore, oltre alla parte puramente tecnica e meccanica ed a quella relativa all’abbigliamento, ho anche raccontato agli alunni, che mi hanno sempre ascoltato con attenzione, i miei trascorsi sui campi di gara, il funzionamento di test, delle prove e della gara vera e propria. E’ stata per me una soddisfazione avere a che fare con dei ragazzi molto ben preparati, sicuramente anche per merito dei loro insegnanti”.
c.s.