Ciclismo: a Carmagnola bis per Pacchiardo e Piacenza

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Si è disputata domenica a Carmagnola il 17° Memorial Carlo Massano, lungo un percorso di 84 chilometri.

 

La prima corsa è molto intensa. Prima del secondo passaggio dai Virani dal gruppo inseguitore escono Domenino, Magnaldi e un terzo corridore che, nei Pressi di Pralormo, riesce ad agganciare i fuggitivi, il cui vantaggio appare sempre risicato. Il plotone non si dà per vinto e, a 5 chilometri dal traguardo, avviene il ricongiungimento. I battistrada sono una trentina.

 

Qualcuno, per evitare la volata, prova ancora a scappare ma l’impresa diventa impossibile e, infatti, dalla curva in fondo a via fratelli Vercelli, dove è posto il traguardo, vediamo spuntare le sagome dei primi che disputeranno lo sprint finale, nel quale si delinea subito la sagoma di Walter Pacchiardo, che vince per il secondo anno consecutivo, alla media di 41,440 km/h, davanti a Sosnovschenko, Giordano, Lenza (1° veterano), Mostaccioli, Merletti, Dellerba, Cucco, Desco, Pera, Marchetta e Oberto.

 

Nella seconda gara, con 68 concorrenti, tra cui anche una ragazza, dopo alcuni chilometri di andatura regolare, Piacenza rompe gli indugi, subito seguito da Ragazzini. Ai due si accodano prima Bosticco e poi Grappeja. Il quartetto è bene assortito e sarà difficile da raggiungere, anzi, il vantaggio aumenta e, al primo passaggio dalla Grangia, è di 1’30” sul plotone tirato da Grana, Pavan e Mattiuzzi. Al passaggio successivo il distacco è di 2’ sul gruppetto formato da Nigro, Ercole, Mattiuzzi, Lussiana Dinat e Fabbris, mentre più indietro ci sono Fedrigo e il gruppo con Stefano Carbone, Foravalle e Daniele Gai in testa. Nella tornata che segue, prima della salita dei Virani, Grappeja è vittima di un curioso quanto sfortunato e increscioso incidente: nel cercare di scacciare un’ape che evidentemente lo infastidisce, perde gli occhiali da vista e, per un miope come lui, correre senza lenti diventa pericoloso, così è costretto a fermarsi per cercare gli occhiali che nel frattempo sono finiti chissà dove. Molto sportivamente gli altri tre fuggitivi rallentano l’andatura per aspettarlo ma Grappeja ci vede poco e tarda a ritrovare gli occhiali, così la fuga prosegue in tre.

 

Nell’avvicinarsi all’abitato di Carmagnola, Ragazzini e Bosticco scattano a turno ma Piacenza è sempre lesto a chiudere il buco. Si va così fino al traguardo, dove è Piacenza che prende l’iniziativa definitiva vincendo la volata che gli vale anche per lui la seconda vittoria consecutiva su questo prestigioso traguardo che in anni passati ha visto primeggiare anche il sottoscritto. Secondo è Bosticco, seguito da Ragazzini. Dalle retrovie nel frattempo se n’è andato Stefano Carbone che taglia il traguardo in solitudine dopo 1’50”, seguito da Ostorero, Soffietti, Marletta (1°sgA), Alparone, Gaule, Fausone, Piovero e Fedrigo (1° sgB). Nel gruppo sfilacciato anche Stefania Sensi, unica donna in gara.

 

c.s.