L’ Amministrazione Comunale di Verzuolo ha deciso di far intervenire direttamente l’ANCI (Associazione comuni Italiani) del Piemonte in merito alla grave situazione che si è creata dopo le scelte operate da Poste Italiane.
L’Amministrazione spiega che “da alcuni mesi nel nostro Comune è stata modificata la consegna della posta. Ora essa avviene a giorni alterni (in sostanza 5 giorni su 14) con il peggioramento del servizio di consegna ai cittadini (anche dei giornali quotidiani) ed alle imprese. In particolare quelle di piccole dimensioni.
Ci pare assurdo e discriminante, rispetto ad altri comuni, la motivazione addotta ossia l’innovazione tecnologica, e il criterio riferito alla densità/abitanti per chilometro quadrato. Alcuni giorni fa abbiamo incontrato i funzionari regionali di Poste Italiane i quali ci hanno confermato, purtroppo, l’attuale scelta della Posta”.
Le Poste italiane hanno dichiarato:”La nuova organizzazione fa parte del processo di profonda e più ampia riforma del servizio postale universale in linea con le mutate esigenze della clientela sia in termini di velocità che in termini di frequenza di recapito.
La consegna della corrispondenza a Verzuolo non ha mai subito interruzioni al di là del fisiologico periodo di assestamento che può aver causato qualche rallentamento e di cui ci scusiamo con l’Amministrazione e con la cittadinanza. Attualmente il servizio di recapito viene svolto regolarmente e non si rilevano giacenze o code di lavorazione.
Poste italiane desidera mantenere un dialogo costante con l’amministrazione comunale per l’esame di eventuali segnalazioni o reclami relativi al servizio di consegna della corrispondenza”
L’Amministrazione comunale precisa:”La risoluzione del Parlamento europeo del 15 settembre 2016 ed il Consiglio di Stato – sesta sezione (del 10 maggio scorso) su ricorso di 8 comuni dell’Emilia Romagna in merito alla chiusura degli Uffici postali possono essere una valida motivazione a sostegno della consegna quotidiana garantendo così il servizio universale. Pertanto chiediamo ad Anci Piemonte che intervenga formalmente nei confronti di Poste Italiane per far ripristinare il servizio quotidiano”