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Sequestrato un ettaro di bosco a Mombaruzzo: denunciate due persone

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Nei giorni scorsi militari della Stazione Carabinieri Forestale di Nizza Monferrato (AT) hanno sequestrato circa un ettaro di superfici a bosco nel territorio del comune di Mombaruzzo (AT), denunciando a piede libero due persone per violazioni alla normativa a tutela delle foreste e del paesaggio.

 

 

Era pervenuta da più fonti la notizia di lavori di abbattimento in corso di grosse piante nei boschi di una località del Comune di Mombaruzzo. Al primo sopralluogo sul posto i militari riscontravano che su tre aree distinte era stato eseguito un taglio del bosco che già da un primo esame risultava di rilevante impatto sul paesaggio. Si trattava infatti di un querceto d’alto fusto ove la quasi totalità delle piante erano state abbattute: su di un’area era stato eseguito il taglio totale del bosco; sulle altre erano state rilasciate solo poche piante di piccole dimensioni, incapaci di assicurare la ricostituzione di un bosco di buona qualità dopo il taglio. L’intervento risultava peraltro del tutto abusivo, ossia mancante delle necessarie comunicazioni alla Regione.
Successivamente, constatando una prosecuzione dei lavori, i militari decidevano di sequestrare d’iniziativa le aree interessate; sequestro successivamente convalidato dall’Autorità Giudiziaria.
Le conseguenti indagini dei Carabinieri Forestali hanno portato ad identificare per il momento due persone responsabili dell’intervento di taglio abusivo del bosco: un italiano, proprietario di parte dei terreni e committente dei lavori, ed un rumeno, autore materiale degli abbattimenti.

 

I due sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per danneggiamento del bosco e per violazioni alla normativa a tutela del paesaggio, in quanto l’intervento, così come era stato effettuato, non poteva considerarsi un normale taglio colturale, eseguito nel rispetto delle norme forestali e tale da assicurare la conservazione delle caratteristiche del bosco nel tempo; si era invece determinato un vero e proprio cambiamento dello stato dei luoghi in area tutelata, non preventivamente autorizzato.
Da ulteriori rilievi è emerso che sono state abbattute circa 90 piante, tutte di discrete o grandi dimensioni (fino a più di un metro di diametro del fusto), di quercia e secondariamente di ciliegio. Anche la viabilità forestale realizzata per asportare i fusti abbattuti è risultata irregolare. Ai trasgressori identificati sono state contestate varie sanzioni amministrative per violazioni alla normativa forestale regionale, per un importo totale di oltre 5.000 euro.

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