Gentile Direttore,
le modalità con cui si stanno conducendo le trattative per la costituzione della Giunta Borgna dice due cose tristissime.
La prima è che il numero degli assessori non è pensato in vista dell’efficacia del governo della Città ma molto più prosaicamente per accontentare la fame di poltrone delle liste che son saltate sul carro del vincitore. Alle scorse elezioni il numero degli assessorati fu ridotto di uno, per propaganda elettoralistica. Oggi si parla addirittura di salire a 9: dov’è finita la parsimonia dell’allora candidato sindaco? Siamo fuori dalla crisi al punto da poter scialare, o i Melampo da acquietare sono più del previsto?
La seconda, ancor più evidente, è che i numeri prevalgono sulle competenze, ultima preoccupazione di chi invece dovrebbe occuparsi del governo della Città. Tizio o Caio vengono proposti o censurati non perché competenti o meno circa una determinata delega, ma perché appartenenti a questa o quell’altra corrente. L’importante è far salire il proprio uomo sul carro, poi se dovrà occuparsi di cultura o di rifiuti si vedrà.
Forse è sempre stato così, e non ci si dovrebbe stupire. Certo però la gente poi non va più a votare, e nei commenti post elettorali c’è anche chi fa finta di meravigliarsi.
Gigi Garelli, Nello Fierro e la lista Cuneo per i Beni Comuni