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“Sul Tunnel di Tenda si intervenga con procedure straordinarie” | Il M5S Piemonte interviene dopo la perizia dei geologi che “smonta le dichiarazioni di Anas e Regione”

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“Non rispetta il minimo coefficiente di sicurezza. Va rifatto completamente”. E’ quanto asseriscono i periti geologi nominati dalla Procura della Repubblica di Cuneo che hanno analizzato il cantiere per il raddoppio del tunnel Tenda, in particolare il muro a fianco della strada sul lato francese, alto oltre dieci metri.

Una perizia pesantissima che non lascia interpretazioni. Eppure eravamo stati appena rassicurati dalla Regione, dal prefetto e dai dirigenti dell’Anas. Perché, benché non convocati, giovedì 15 giugno abbiamo presenziato (in silenzio) alla riunione convocata dall’assesore Balocco a Cuneo con il prefetto Russo, RFI e tre dirigenti dell’Anas. Un incontro che ad oggi, alla luce dei fatti, assume tratti vergognosi. E’ stata raccontata una verità in totale disaccordo con quella emersa dagli studi dei periti, ricca di omissioni e silenzi.

 

E sono stati proprio i dirigenti dell’Anas che, in un contesto senza contraddittorio, hanno escluso in modo categorico che il cantiere rappresentasse un problema: “non ci sono pericoli imminenti”.
La farsa a cui abbiamo assistito si conclude con la a decisione di non prendere alcun provvedimento: strada aperta, nessun problema.
Eppure, secondo le ultime ricostruzioni de La Stampa, sembrerebbe proprio che Anas mentiva sapendo di mentire, prima in Prefettura e poi in Parlamento. Già nell’occhio del ciclone per diversi casi di corruzione, grazie alla manovra correttiva da poco approvata, Anas sarà trasferita al Gruppo Ferrovie dello Stato. Una svolta utile per meglio gestire alcuni dossier delicati e scomodi?
Fatto sta che, come più volte denunciato, gli arresti e gli scandali che stanno montando sul Tenda-bis saranno un costo, salato, per la comunità, per i cittadini, per le aziende e per il turismo.

 

Sono anni che monitoriamo i lavori del Tenda bis, con sempre crescente perplessità e pretendiamo di sapere se qualcosa viene celato a cittadini e istituzioni. Noi chiediamo senza mezzi termini che vengano rimossi i dirigenti Anas che hanno raccontato verità di parte coprendo chissà quali irregolarità.
Adesso, prima di paralizzare completamente una valle di collegamento tra montagna e mare chiediamo che si propongano soluzioni perché questo non accada. Si intervenga con procedure straordinarie, predisponendo il transito delle auto sul treno redisponendo il transito delle auto su treno tra Limone e Vievola (già attivo negli ‘70 e ‘80) ecchiedendo una valutazione terza ed oggettiva della soluzione.
E si potenzi seriamente il monitoraggio del cantiere, coinvolgendo tanto le parti sociali quanto i referenti istituzionali e i cittadini.

 

Mauro Campo, Consigliere Regionale M5S Piemonte
Fabiana Dadone, Deputata M5S

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