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Calcio femminile – Cuneo, niente prima squadra il prossimo anno: “Ripartiamo dalle giovani”| Diritti ceduti alla Juventus, il presidente Eva Callipo: “Poco sostegno dal territorio, ma sono orgogliosa della decisione presa”

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“Sono orgogliosa e contenta di aver completato questo passaggio”. C’è più felicità che tristezza nelle parole e nel volto del presidente Eva Callipo mentre annuncia che il calcio femminile, a Cuneo, non avrà il prossimo anno la prima squadra, e quindi la serie A.

 

“Ripartiamo dalle giovani, quello in cui io ho sempre creduto. Voglio concentrarmi su questo: la nostra è stata una scelta ben precisa, non mi interessa ripartire in altre categorie con una prima squadra. Credo che in questi 5 anni da presidente mi sia tolta le mie soddisfazioni, abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare. Dopo l’impresa con cui abbiamo portato il Cuneo Femminile in serie A, ora ne iniziamo un’altra, iniziamo un’altra serie A, con grande entusiasmo e stimoli nuovi”.

 

Seduta al tavolo dei relatori della sala stampa dello stadio Paschiero insieme all’avvocato Nicola Schellino (il legale che ha seguito la trattativa), al responsabile del settore giovanile dell’Ac Cuneo 1905 Roberto Basso e al neo assessore comunale allo sport Cristina Clerico, Eva Callipo ha ripercorso i passaggi chiave che hanno portato a questa decisione: “Terminato il campionato, abbiamo avuto un colloquio con l’Ac Cuneo 1905, ma non c’erano i presupposti per un assorbimento. A quel punto ci siamo mossi in altre direzioni: siamo stati contattati dalla Juventus e siamo stati contenti di poter fare questo passo. Cedendo il diritto ad una società come la Juve, il movimento del calcio femminile può solo crescere, ed è quello che noi vogliamo. In questo periodo ne ho sentite tante, qualcuno ha detto che svendevamo, hanno gridato alla vergogna, ma io sono convinta che la gente che ha detto queste cose non sia mai venuta allo stadio”.

 

“Mi dispiace solo che non ci sia stato quel sostegno sul territorio che abbiamo cercato, a volte vengono privilegiate altre discipline, quando in realtà in questi anni l’eccellenza sportiva di Cuneo siamo stati noi. Abbiamo portato il nome di Cuneo in Italia, abbiamo portato le nostre ragazze nelle nazionali giovanili ed anche in quella maggiore. Nello sport parlano i risultati e noi in questi anni li abbiamo ottenuti, per questo ci tengo a ringraziare tutte le ragazze e tutto lo staff”.

 

A seguire dal punto di vista legale questo delicato passaggio è stato l’avvocato Nicola Schellino: “La Federazione permette alle grandi realtà maschili professionistiche di entrare nel calcio femminile attraverso tre strade: l’acquisizione del diritto, gli accordi di licenza o l’acquisizione di partecipazioni nella società di calcio femminile. La trattativa tra Cuneo e Juventus si inserisce nel primo caso. Ora succede che il Cuneo non smette di esistere, ciò che emigra alla Juventus è il titolo sportivo. Tradotto, il prossimo anno il Cuneo non avrà una squadra in serie A né la Primavera”.

 

Si riparte dalle giovani dunque, con una proficua collaborazione con l’Ac Cuneo 1905: “Le norme dal prossimo anno ce lo impongono, ma noi siamo felici di poter completare le nostre squadre del settore giovanile con formazioni femminili e dare così il nostro contributo alla crescita di questo movimento”, ha detto Roberto Basso, responsabile del settore giovanile del Cuneo, facendo riferimento alla direttiva della Figc che impone alle società professionistiche di avere delle squadre giovanili femminili.

 

E’ stata poi la volta di Cristina Clerico, in una delle sue prime uscite da assessore allo Sport: “Non c’è dubbio che dispiace che la città perda la serie A di calcio femminile, ma questo non è un capolinea, io lo vedo piuttosto come una tappa di un percorso che magari, chissà, ci riporterà presto a parlare di una squadra in serie A. Quello che posso assicurare è che l’amministrazione crede allo sport femminile e sarà al fianco del Cuneo Femminile in questo percorso”.

 

Gabriele Destefanis

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