Tra le novità legate all’87^Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba presentata ieri al Relais San Maurizio di Santo Stefano Belbo, va inserita senza dubbio la sfida lanciata da Alba e dell’Italia al Bocuse d’Or, la competizione culinaria che individuerà lo chef incaricato di guidare il Team tricolore alla Selezione Europea, in programma a Torino l’11 e 12 giugno 2018.
A presentarlo ufficialmente è stato lo chef tristellato Enrico Crippa, presidente dell’Accademia Bocuse d’Or Italia.
Il Bocuse d’Or è la più importante competizione di Arti Gastronomiche a livello mondiale che, attraverso selezioni nazionali e continentali, ogni due anni incorona il miglior chef al mondo. La prossima finale è prevista a Lione per il 2019 e proprio da Alba, centro di un territorio – Langhe, Roero e Monferrato – che annovera ben 21 ristoranti stellati, comincerà l’avventura che porterà il nostro Paese a conquistare importanti traguardi.
Alba aveva già ospitato la Selezione Italiana Bocuse d’Or a gennaio 2016, quando vinse lo chef Marco Acquaroli che, guadagnatosi l’ingresso alla selezione europea di Budapest, non era tuttavia riuscito a accedere alla finale mondiale. Nonostante il grande valore del panorama enogastronomico del nostro Paese, dal 1987, anno della prima edizione, nessuno chef italiano ha mai conquistato l’ambito “Bocuse d’Or”.
La competizione
Rispettando le regole canoniche del Bocuse d’Or, gli chef in gara si sfideranno in una serrata prova della durata di 5 ore e 35 minuti, su due tipologie di piatti: il primo, a base vegetale, prevede una presentazione al piatto; il secondo, a base di carne, sarà invece servito a vassoio. La giuria della Selezione Italiana, composta per l’occasione da 30 grandi cuochi provenienti da ogni regione d’Italia, sarà divisa in due commissioni, la prima con il compito di valutare la tecnica, le competenze culinarie e la presentazione; la seconda, dopo l’assaggio, si concentrerà sulle caratteristiche organolettiche del piatto, l’equilibrio e la qualità del cibo proposto.
Ai fornelli, quattro chef selezionati attraverso una call nazionale lanciata lo scorso aprile dall’Accademia Bocuse d’Or Italia, organismo formatosi ad Alba per selezionare, formare e supportare gli chef italiani nelle difficili sfide del Bocuse d’Or. Si tratta di Paolo Griffa, classe 1991, originario di Carmagnola, chef de partie del Restaurant Serge Vieirà, due stelle Michelin; Giuseppe Raciti, classe 1985, chef del Ristorante Zash-Country Boutique Hotel a Riposto, provincia di Catania; Martino Ruggieri, classe 1986, chef de cuisine del tre stelle Michelin Pavillon Ledoyen di Parigi; e Roberta Zulian, classe 1981, sous-chef dell’Alpen Suite Hotel di Madonna di Campiglio.
L’Accademia Bocuse d’Or Italia
Nata a maggio 2017 sotto l’egida dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, in collaborazione con l’Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero, l’Accademia Bocuse d’Or Italia è un organismo che, grazie al supporto della Regione Piemonte e della Città di Alba, raduna i principali stakeholder delle Langhe e del Roero riuniti in un comitato tecnico amministrativo che supervisiona e indirizza le scelte dell’Accademia. Tra questi figurano l’Associazione Commercianti Albesi; l’Associazione Commercianti di Bra; l’APRO Formazione, il Comune di Roddi, DMO Piemonte Marketing e il GAL Langhe Roero Leader.
L’Accademia Bocuse d’Or Italia è diretta da Luciano Tona, già chef stellato ed ex direttore della Scuola Internazionale di Cucina Italiana di Gualtiero Marchesi – ALMA, ed è presieduta da Enrico Crippa, tre stelle Michelin per il Ristorante Piazza Duomo e miglior cuoco del mondo per l’Academie Internationale de la Gastronomie, che recentemente gli ha assegnato all’unanimità il Grand Prix de l’Art de la Cuisine.
Il percorso di formazione
Obiettivo dell’Accademia è quello di scegliere e sostenere i migliori chef italiani lungo le difficili prove del Bocuse d’Or, facendosi carico di supportare il vincitore delle Selezioni Italiane nelle successive fasi della competizione. L’Accademia non svolge solo un ruolo di selezione e valutazione, ma si configura come una vera e propria palestra di cucina. Una volta selezionato il candidato, l’Accademia metterà a sua disposizione mezzi, risorse e attrezzature adeguate a garantire una perfetta preparazione in vista delle sfide internazionali. Una formazione di altissimo livello che si svolgerà sul territorio di Alba, Langhe e Roero e che coinvolgerà cuochi, food-designer, chef ed esperti del settore, che ricercheranno le soluzioni più innovative per rendere la cucina italiana sempre più competitiva all’interno dei circuiti di eccellenza a livello mondiale.
Dal 1987 il nostro Paese non ha mai avuto un organismo nazionale che si dedicasse alla preparazione degli chef per la competizione. Una mancanza che ha avuto ripercussioni sulle prestazioni: l’Italia, pur essendo ai vertici della ristorazione mondiale, non ha mai sfiorato il podio, eliminata, sovente, prima ancora delle finali mondiali. Il medagliere storico vede al primo posto la Francia (con 7 ori), seguita dalla Norvegia (5 ori), il Lussemburgo e la Svezia, con un oro a testa. Campioni in carica dell’edizione 2017, svoltasi a Lione a fine gennaio, sono gli Stati Uniti, seguiti dalla Norvegia e dall’Islanda.
«Per uno chef, partecipare a un concorso come il Bocuse d’Or è motivo di orgoglio e una grande opportunità che cambia la vita se ne esci vincitore. L’Italia, in questa prestigiosa competizione, non ha mai raggiunto posizioni rilevanti. Il ruolo della nuova “Accademia Bocuse d’Or Italia” è quello di supportare, in ogni campo, gli chef italiani e prepararli al meglio al concorso. La tradizione gastronomica in Italia non ha eguali; il mio obiettivo è dunque di renderle merito e portarla sul podio internazionale», dichiara Enrico Crippa, presidente dell’Accademia Bocuse d’Or Italia.
L’intervento di Enrico Crippa nel video di Ideawebtv.it
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