Aveva lasciato Tarantasca due anni fa, ma il suo ricordo non è mai sbiadito, come certificato dalle molte persone accorse per salutarlo un’ultima volta nella chiesa parrocchiale.
I funerali di don Luigi Monge, per tutti “Don Gino”, hanno visto la partecipazione di tantissimi fedeli, che hanno letteralmente riempito l’edificio ecclesiastico, accalcandosi numerosi anche sulla strada di fronte, nonostante la leggera pioggia caduta durante la funzione. A celebrare la messa per il sacerdote, parroco a Tarantasca dal 1999 al 2015, il vescovo di Saluzzo Cristiano Bodo, con circa venticinque preti concelebranti, tra cui il vescovo emerito Giuseppe Guerrini. Ed è stato proprio don Guerrini, che ben conosceva don Gino, a tenere una commovente omelia in ricordo del sacerdote amico: “Don Gino era un sacerdote che non amava rispettare gli schemi e che aveva inteso il concilio Vaticano II nella sua vera essenza, come occasione per rilanciare la ricerca di una Chiesa collaborativa e partecipata. Il suo senso di carità non accettava di scendere a patti, ma era una continua sfida per dare una mano agli ultimi, intendendo l’eucarestia come un momento per pensare a chi a quella mensa non aveva potuto partecipare. Un uomo che ha saputo salire e scendere nella scala del Signore, aiutando tanti ultimi e tanti deboli emarginati a risalirla, senza puntare alla fama ma ad una forma di carità silenziosa”.
Don Gino si era spento all’età di 77 anni nella serata di venerdì scorso.
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