Una rete viaria e ferroviaria fruibile e sicura 365 giorni l’anno.
Passi alpini vettori di sviluppo non solo per le aree montane, ma per tutto il Piemonte e il nord Italia.
Tempi certi sulle infrastrutture come Tenda e varianti della statale 20.
A Cuneo, il sistema di Enti locali con Uncem, sabato mattina, ha riperto un confronto istituzionale sul tema della mobilità e della crescita dei territori legato a un sistema infrastrutturale moderno e sistemico.
“Abbiamo dato al nostro convegno – evidenzia Lido Riba, presidente Uncem Piemonte – non solo un valore divulgativo, ma grazie alla concretezza delle proposte venute dai politici e da decine di Amministratori locali, una dimensione di ‘sistema’, guardando alle interconnessioni tra i distretti, unendo alle necessità sui grandi assi internazionali le decisive forme di manutenzione e operatività delle reti interne, tra le valli, tra montagna e pianura, viarie e ferroviarie”.
Certezza sui tempi di costruzione del Tenda Bis e dei lavori sulla ss20 del Colle della Maddalena, ma anche un’analisi delle opportunità delle reti provinciali.
Per le quali servono più risorse per la manutenzione. Ne hanno parlato la deputata Chiara Gribaudo e il senatore Stefano Esposito.
“Cuneo – aggiunge Riba – ha un piano strategico che guarda alle sue valli come vettore di crescita. Insieme, ovviamente, Cuneo e le vallate.
Ma è fondamentale oggi non solo rivendicare, come finora fatto da tutte le componenti politico ed economiche, del completamento della Asti-Cuneo, ma anche valorizzare le quattro porte del Cuneese, verso Torino, la Francia, la Liguria, il Pinerolese.
Aggregando l’hinterland e le valli. Indispensabile poi lo sviluppo della piattaforma logistica di Mondovì e il potenziamento del sistema ferroviario Torino-Nizza”.
Su questo fronte, molti relatori del convegno hanno insistito: non c’è Cuneo-Nizza senza che questa sia legata a Torino.
Con una linea diretta, veloce e snella, proprio come quelle dell’alta velocità che toccano le grandi città italiane e che hanno rivoluzionato in soli cinque anni i trasporti nel Paese.
Dall’assessore Balocco, l’impegno forte anche su un fronte molto importante per Uncem e per le vallate: i trasporti a chiamata. Sono sempre di più le Unioni montane che stanno studiando sistemi di mobilità “on demand”.
Come il CarPoolingHub dell’Alta Langa o il progetto Astus per il Biellese, ancora le scelte all’interno della Strategia Aree interne per le Valli Grana e Maira.
“Con Balocco siamo d’accordo – sottolinea il presidente Uncem – Organizzare questo tipo di reti è compito delle Unioni montane di Comuni, d’intesa con la Regione e l’Agenzia per la mobilità.
Siamo appena all’inizio e abbiamo molta strada da fare. Ma il percorso è quello giusto. Al tradizionale trasporto pubblico, bisogna affiancare sistemi a chiamata.
Lo fanno le Unioni rispondendo alle precise richieste dei cittadini, da loro analizzate e peraltro già conosciute.
Ci lavoreremo intensamente come Uncem nei prossimi mesi. All’interno di Eusalp, l’Uber o il BlaBlaCar della Montagna è decisivo”.