Ciclismo: Alparone e Davi danno spettacolo a Polonghera

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Ancora una bella sera d’estate ha fatto da sfondo all’ultima prova della “4 Sere” che si disputa a Polonghera con l’organizzazione della locale ASD Ciclo, sorretta e diretta dall’infaticabile Beppe Osella. La manifestazione, denominata 5° GP Ciclo Polonghera, è dedicata alla memoria del dirigente e corridore Franco Olivero. Come per le precedenti “sere”, le partenze previste sono due.

 

La prima vede al via 37 corridori sopra i 50 anni che, se dalla vita in su sembrano anzianotti, quando mettono in moto le gambe vanno come dei fringuelli appena usciti dall’uovo. Il risultato dello sprint che affrontano i due battistrada alla testa del gruppo è scontato e, infatti, l’idolo di casa, Claudio Alparone taglia il traguardo a mani alzate precedendo, alla media di 41,930 km/h, l’altrettanto bravo Guido Ragazzini e di 30”, la volata al fotofinish di Dana, che supera di un pelo Ostorero, poi, con più “comodo” arrivano anche Bosticco, Piacenza e Barilde (1° sgA). Come già detto, Nigro riesce a non farsi prendere dalla volata del gruppo che è vinta da Perucca su Gomba, Gaule e Marletta.

 

Tra gli sgB, Isoardo precede Calvarese mentre nella categoria donne, caduta e ritirata Barbara Milone, la vittoria va a Stefania Sensi, davanti a Eleonora Capitani.
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oco numerosi, solo 35, anche i concorrenti sotto i 50 anni, partiti appena finita la prima gara. Qui il ritmo è subito alto ma il primo tentativo “serio” si vede dopo tre tornate, quando Davi cerca di scappare, inseguito da Lentini e Luca Carlini. Il tentativo non va in porto ma ci riprova subito Davide Carlini in compagnia di “Tiger” Petruzzelli. I due viaggiano bene ma non basta ancora. La fuga ideale si completa quando arriva Gabriele Davi che impone ai due un ritmo maggiore dando la giusta consistenza a quello che sembrava solo un tentativo come tanti. I tre battistrada vanno fortissimo e per gli inseguitori non ci sono molte speranze, anche se li vediamo organizzarsi e darsi cambi regolari che tengono vicini i fuggitivi, ma non li raggiungono.
Il motore principale della fuga è il veterano Gabriele Davi che nel finale dell’ultimo giro abbandona gli altri due e va a vincere, anche lui braccia al cielo, alla media di 45,00 km/h, lasciando a 8” Davide Carlini e Petruzzelli, arrivati nell’ordine. Il gruppo, battuto in volata da Pacchiardo su Testai, Sergio Fissore, Viglione e Finotto, arriva a soli 12” dal vincitore.

 

c.s.