Questo per due ragioni fondamentali: in primis, perchè, banalmente, lasciarsi alle spalle la casella zero darebbe tanto in termini di morale, più ancora che di classifica; in secondo luogo, poi, perchè il Piacenza, a dispetto di un nobile passato può già rappresentare a tutti gli effetti una seria concorrente in quella che potrebbe essere la corsa ad una posizione tranquilla di classifica a fine stagione.
Presto, però, per fare previsioni, con i biancorossi del Garilli che, nonostante il ko all’esordio contro il Monza per 2-0, possono vantare una squadra ricca di giocatori di talento e con passati importanti. Meglio, quindi, cautelarsi, certificando alla concorrenza che quanto fatto vedere in campo è ciò che una squadra come il Cuneo può dare regolarmente, sia contro compagini più “chiuse” che contro rose attrezzate e ricche di nomi altisonanti come la Carrarese.
Gardano sa che vincere sarebbe importante, ma riconosce anche come ad oggi i punti non siano ancora tutto: “Bel gioco senza punti? Questa è stata soprattutto la lettura di chi sta fuori. Noi l’abbiamo vissuta come una fase di crescita che sta avvenendo e che deve materializzarsi il prima possibile. La squadra sta bene, si è allenata a ranghi completi ed ha voglia di certificare in campo i propri progressi. In questo momento ci manca la malizia: c’è stata grande esaltazione per quanto fatto nelle prime settimane, poi la depressione per la sconfitta di Fossano, ora serve stabilità, in un contesto in cui anche il mercato ha creato in parte confusione. Dobbiamo assumere solidità, imparare a conoscersi ed avere un’identità chiara. Il Piacenza? Squadra importante e d’esperienza, con giocatori di ottimo livello, pronta ad un campionato di medio-alta classifica. Sono curioso di vedere noi, se abbiamo aggiunto un pizzico di maturità alla nostra prestazione. Non sarà una partita facile, ma con un po’ d’attenzione potrà essere alla nostra portata. Sul modulo non c’è ancora nulla di deciso: deciderò all’ultimo se usare gli esterni o il trequartista”.
Con l’arrivo di D’Ignazio, quarto terzino sinistro a disposizione del tecnico ex Gozzano e Bra, ora la rosa pare completa, con più soluzioni (indipendentemente dal loro livello qualitativo) in ogni reparto. Il 4-3-fantasia pare però essere ormai una certezza, variabile solo nel formato del reparto offensivo, a due punte con rifinitore oppure a tre. Sull’ex Napoli Gardano spazza via ogni illazione: “Non è un ripiego, ma un giocatore che siamo riusciti a strappare al Gavoranno anche grazie ad alcune conoscenze che ci hanno aiutato. E’ giovane, ma crediamo molto in lui ed in quello che ci potrà dare sulla corsia sinistra, insieme ai compagni di reparto”.
Questo, comunque, dovrebbe essere l’undici cuneese, privo ancora di Andrea Cristini e con Pellini, rientrato venerdì sera dalle Universiadi, difficilmente arruolabile: Stancampiano; Quitadamo, Conrotto, Boni ed uno tra Baschirotto e Testoni (difficile vedere già all’opera D’Ignazio); Rosso, Marco Cristini, Gerbaudo; Aperi, Anastasia, Zamparo. In caso di quarto centrocampista (soluzione meno probabile), dentro Provenzano.
Ecco il programma della ricca giornata di Serie C:
CC – Redazione Sportiva Ideawebtv.it
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