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“L’emancipazione femminile attraverso i Giochi Olimpici”: le donne dello sport in mostra a Cuneo| Presentata l’esposizione di Adriana Balzarini, a Palazzo Santa Croce dal 30 settembre all’8 ottobre

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E’ partita da Verbania, ha girato tutta l’Italia ed ora arriva a Cuneo la mostra “L’emancipazione femminile vista attraverso i Giochi Olimpici”.

 

Ad accoglierla, alla presentazione svolta nella Sala Incontri della Fondazione Crc, un parterre al femminile di tutto rispetto, a partire da Stefania Belmondo ed Elisa Rigaudo, atlete cuneesi protagoniste, rispettivamente nello sci di fondo e nella marcia, di imprese sportive che ci hanno fatto emozionare. La Belmondo nella sua splendida carriera ha vinto la bellezza di 10 medaglie olimpiche, una per la Rigaudo, oltre a tanti altri successi nazionali ed internazionali ed alla soddisfazione di essere tornata a gareggiare su ottimi livelli dopo la gravidanza, prima del ritiro definitivo arrivato all’inizio del 2017.

 

E poi i due assessori del Comune di Cuneo Franca Giordano e Cristina Clerico e il delegato Coni per la provincia di Cuneo Claudia Martin. Tutte presenti per salutare il lavoro di Adriana Balzarini, insegnante di educazione fisica di Verbania che ha ideato e curato la mostra, approdata a Cuneo grazie al Panathlon Club Cuneo, al Coni Point di Cuneo, all’assessorato alla Cultuta e allo Sport del Comune di Cuneo, alla Fondazione Crc e all’Area 3 Distretto Italia del Panathlon International.

 

Cinquantaquattro pannelli che raccontano l’evoluzione del ruolo della donna nella società attraverso le Olimpiadi e che resteranno a Palazzo Santa Croce dal 30 settembre all’8 ottobre. Dalla greca Stamata Revithi, che nel 1896 si vide negare il permesso di gareggiare nella maratona e aggirò il divieto correndo tra gli uomini, alla tennista Charlotte Cooper, la prima campionessa olimpica nel 1900 a Parigi, che sconvolse tutti presentandosi alla finale senza guanti e con la faccia scoperta, un azzardo per l’epoca.

 

“Ho voluto realizzare questa mostra per far conoscere alle giovani di oggi la tenacia di donne grazie alle quali loro oggi possono fare sport – ha spiegato la Balzarini -. Non racconto le medaglie, ma il percorso sociale di queste donne, il loro coraggio nel fare sport nonostante fosse una cosa solo maschile, per cui venivano osteggiate ed emarginate. E poi ci tenevo a dimostrare che attraverso lo sport si può raccontare ed anche studiare la storia: da insegnante sono molto soddisfatta di esserci riuscita”.

 

Prima di lei avevano introdotto la mostra il padrone di casa Giandomenico Genta, presidente della Fondazione Crc, Cristina Clerico, assessore comunale a Cultura, Sport e Pari Opportunità, Enzo Lotti, presidente del Panathlon Cuneo e Claudia Martin, delegato Coni per la provincia di Cuneo. Poi hanno preso la parola le due ospiti d’onore, Stefania Belmondo ed Elisa Rigaudo, presenti tra le immagini raccolte nella mostra. Chi meglio di loro per parlare di donne e Olimpiadi.

 

“Mi ricordo che quando ero ragazzina avevo sentito un ragazzo dire che le donne dovevano stare a casa a fare la calza, mentre l’uomo doveva fare sport – ha raccontato l’ex fondista -. Poi fortunatamente, crescendo, nel mio sport non ho sentito grandi differenze. Diciamo che sono stati fatti grandi passi avanti, anche se c’è ancora della strada da fare. Io penso che si debba iniziare ad educare i nostri bambini fin da piccoli, dalla scuola dell’infanzia. In altre nazioni vedo che tutti fanno sport, da noi questo accade meno”.

 

Elisa Rigaudo ha raccontato la sua esperienza di mamma e atleta: “Tornare a correre dopo la gravidanza per me è stata una sfida doppia: nove mesi prima partorivo, ho partecipato al Mondiale nel 2011 in Corea del Sud e sono arrivata quarta (poi diventata terza dopo una squalifica, ndr), ma per me valeva un oro. Sono d’accordo sull’importanza della scuola per far conoscere lo sport, un aspetto su cui siamo carenti, bisogna intervenire”.

 

La mostra verrà inaugurata sabato 30 novembre, alle 16, a Palazzo Santa Croce. Sarà visitabile fino all’8 ottobre, dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20 e la domenica dalle 15 alle 20. Inoltre sarà aperta agli istituti scolastici, previa prenotazione, dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13.

 

Gabriele Destefanis

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