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GdF: si chiude il piano dei controlli estivi a tutela delle imprese e dei consumatori

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– 21.000 le operazioni a favore del turismo e a difesa dell’estate, 350 al giorno;

– 950 i venditori abusivi individuati; – scoperto stabilimento balneare pericolosamente ricavato nell’alveo di un torrente;

– 700 i casi di affitti “in nero”, tra cui una villa “di lusso” con piscina;

– 3.000 i lavoratori irregolari, di cui 37 “acinellatori” di grappoli d’uva impiegati da “caporali” in agricoltura;

– sequestrati e tolti dal mercato 22 milioni di prodotti contraffatti, tra i quali bevande vendute da ambulanti anche a prezzi cinque volte superiori a quelli di mercato; – money transfer: identificati 1.500 soggetti.

Il Generale Giorgio Toschi: “Interventi anche su piccoli pezzi di illegalità che, oltre a un’importante opera di prevenzione, talvolta forniscono elementi utili alla scoperta di puzzle criminali grandi e molto difficili da assemblare”.

Si è chiuso il piano straordinario delle Fiamme Gialle partito a luglio. “Molti i controlli e le violazioni riscontrate”, ha affermato il Comandante della GdF. “Sono state eseguite azioni e attività per sostenere l’economia sana del Paese, spesso compromessa da subdole forme di concorrenza sleale”.

“I dati di miglioramento di settore dimostrano che siamo sulla giusta strada”. L’estate 2017, infatti, come riportato da Coldiretti, sarà ricordata come una delle più felici per il turismo italiano da dieci anni a questa parte, anche se “resta ancora molto da fare” – ha commentato Toschi.

“Con la stagione fredda la Guardia di Finanza continuerà ad assicurare la sua opera di prevenzione e repressione degli illeciti che danneggiano l’economia legale – ha ripreso Toschi – sia con indagini di polizia economica e finanziaria complesse e articolate nei confronti dei fenomeni criminali più rilevanti, sia con controlli di tutti i giorni, rivolti a manifestazioni diffuse di illegalità.

Sotto il primo profilo, le cronache quotidiane testimoniano le grandi operazioni che il Corpo sta conducendo su molteplici versanti: dalla lotta alle frodi fiscali e alla corruzione, al contrasto del riciclaggio e della criminalità economica e organizzata su scenari finanziari internazionali.

L’impegno delle Fiamme Gialle proseguirà anche sotto il secondo profilo, per continuare a contrastare le perniciose irregolarità di meno evidente gravità, irregolarità che non si esauriscono con l’arrivo dell’autunno, ma persistono anche in inverno, come accade per gli affitti “in nero”, il commercio dei “falsi”, il contrabbando di carburante”.

Ad ogni modo, l’esito del piano estivo ha registrato trend di dati e risultati tutti positivi: dagli 11.000 controlli censiti al 12 agosto scorso, il Corpo ha raggiunto, al termine dell’estate, i 21.000 interventi condotti a tutela dell’economia, con una media cresciuta da 240 a 350 controlli al giorno.

 

Le attività commerciali abusive

Mentre 32 milioni di italiani, secondo Confesercenti, si sono concessi le vacanze tra mare, montagna e città d’arte, le Fiamme Gialle hanno condotto 10.000 controlli mirati alla tutela delle attività economiche legali, che hanno permesso di individuare 950 commercianti totalmente abusivi per mancanza di licenze e permessi previsti dalla specifica normativa e di pubblica sicurezza.

 

Gli esercenti evasori

Sono stati, invece, 3.000 i venditori e gli esercenti che, pur in possesso delle prescritte autorizzazioni, hanno omesso di dichiarare l’effettivo inizio dell’attività all’Amministrazione finanziaria o non hanno installato il registratore di cassa per l’emissione di scontrini e ricevute fiscali, risultando, in alcuni casi, pure sconosciuti al Fisco.

Emblematico il caso scoperto in Calabria dai Finanzieri della Compagnia di Rossano che hanno sequestrato un’area di circa 3.000 metri quadrati insistente nell’alveo di un torrente sulla quale era stato allestito, in maniera totalmente abusiva, uno stabilimento balneare, con tanto di cartelli stradali, piscina artificiale creata alterando la conformazione del torrente stesso, servizio bar e postazione da barbecue, scivoli e altre attrezzature ludiche.

Le Fiamme Gialle, peraltro, hanno accertato l’elevato impatto di tali opere abusive sul livello di rischio idrogeologico, in un territorio già duramente colpito, in passato, da fenomeni alluvionali.

A Sassari, grazie ai dati acquisiti dall’esame degli annunci di offerte di case per le vacanze, l’attività ispettiva è stata rivolta verso i proprietari di immobili della Gallura.

Sono stati così individuati 250 privati, molti dei quali non residenti nella zona, che affittavano appartamenti e ville non dichiarando al Fisco i canoni di locazione percepiti.

 

Guerra agli affitti “in nero.

La villa abusiva con piscina I controlli delle Fiamme Gialle sono proseguiti a 360 gradi anche nel settore degli affitti: nonostante fossero già stati effettuati 811 controlli nel primo mese di attuazione del piano, dal 12 agosto a oggi altri 900 interventi hanno consentito di riscontrare ulteriori 450 casi di affitti irregolari, giungendo, quindi, a 920 violazioni totali.

A Bari, ad esempio, i Finanzieri hanno scoperto una villa con piscina, pubblicizzata sui principali siti web e di intermediazione di servizi turistici nella categoria “lusso”, risultata completamente abusiva, i cui gestori avevano sistematicamente omesso di comunicare alla Questura le generalità degli occupanti.

 

L’occupazione. Dai pub alle vigne con gli “acinellatori in nero”

Anche il settore del “lavoro nero” ha registrato ulteriori controlli da parte delle Fiamme Gialle che hanno scoperto altri 1.500 lavoratori irregolari nell’ultimo mese, per un totale di 3.000; di questi, 534 di origine straniera e 54 minori.

Un fenomeno che colpisce tutta l’Italia, prevalentemente nel settore della ristorazione e dell’agricoltura: a Messina, 13 lavoratori “in nero” sono stati individuati nei principali locali, tra cui bar, pizzerie e pub della “movida siciliana”, mentre nel Barese i Finanzieri hanno scoperto 37 persone impiegate nelle vigne nell’attività di “acinellatura” dei grappoli d’uva, constatando oltre 55.000 € di sanzioni a carico dei datori di lavoro.

 

La tutela del Made in Italy e il mercato del “falso”

In tema di prodotti contraffatti, sono stati effettuati 3.300 interventi, denunciando 1.600 responsabili e scoprendo 11 opifici industriali e depositi di stoccaggio, destinati a rifornire i venditori abusivi, per un totale di oltre 22 milioni di pezzi. Se non ci fosse stato l’intervento della Guardia di Finanza, ogni famiglia italiana avrebbe potuto ritrovarsi in casa almeno un bene contraffatto, in certi casi pure pericoloso per la salute pubblica.

A Torino sono state denunciate otto persone per frode in commercio e ricettazione: 15.000 le lattine di bevande gassate che, recanti il marchio contraffatto, venivano vendute per le strade da ambulanti, approfittando del gran caldo che colpiva il Paese.

 

I controlli sul carburante Nei giorni di “bollino nero”

del traffico e di grande esodo verso i luoghi di villeggiatura, i Finanzieri hanno poi controllato 1.700 distributori di carburante, riscontrando 446 violazioni.

Per lo più, irregolarità sul quantitativo del carburante erogato rispetto all’importo pagato dagli utenti: così 74 gestori degli impianti sono stati denunciati Magistratura, con il sequestro di 330.000 litri di prodotti petroliferi.

 

Il gioco d’azzardo e le scommesse clandestine

Su questo fronte le Fiamme Gialle hanno sequestrato 483 apparecchi e congegni da divertimento illegali e 114 punti clandestini di scommessa, con la verbalizzazione di 368 persone, delle quali 62 denunciate all’Autorità giudiziaria. 1.000 gli interventi effettuati, con una percentuale di irregolarità del 28%.

 

Il trasferimento di denaro

Anche i servizi di rimessa di denaro sono stati oggetto di controllo per il contrasto ai “circuiti di pagamento alternativi”, attraverso i quali possono essere riciclati proventi illeciti o finanziati la criminalità o il terrorismo: solo negli ultimi due mesi sono stati 1.200 i money transfer controllati, con 1.500 soggetti identificati, di cui 930 extra-comunitari e 200 gravati da precedenti di polizia.

In ogni caso tutte le irregolarità riscontrate sono ora al vaglio dei Reparti operativi della Guardia di Finanza, dalle quali trarranno spunto per avviare più complessi filoni di indagine in materia di polizia economico-finanziaria e/o giudiziaria.

“Interventi anche su piccoli pezzi di illegalità – ha aggiunto Toschi – che, oltre a un’importante opera di prevenzione, talvolta forniscono indicazioni utili alla scoperta di puzzle criminali grandi e molto difficili da assemblare”.

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