Via libera del Senato al Ddl Piccoli Comuni | Soddisfatto il deputato PD cuneese Mino Taricco

0
323

Dopo 3 legislature, il Parlamento approva il disegno di legge che sostiene e valorizza i piccoli comuni italiani. Il Senato dà il via libera praticamente all’unanimità, con 205 sì e 2 astenuti.

 

Lo scorso settembre la Camera aveva approvato all’unanimità il testo nato a partire da una proposta di legge del deputato Ermete Realacci, del quale il deputato Taricco ero stato tra i primi firmatari, dopo un lungo lavoro preparatorio che aveva visto il sostegno dell’Anci e di molte organizzazioni, a partire da Legambiente e Coldiretti in primis. Il Senato ora lo ha approvato senza modifiche, per cui è Legge.

Questa legge aiuterà l’Italia ad essere più forte e coesa, ad affrontare il futuro, con un’idea di sviluppo che punta su territori e comunità, coniugando storia, cultura e saperi tradizionali a innovazione, nuove tecnologie e green economy.

 

Commenta il deputato Pd Mino Taricco: «I nostri 5.567 Piccoli Comuni amministrano più della metà del territorio nazionale e in essi vivono oltre 10 milioni di italiani. Questa legge propone misure per favorire la diffusione della banda larga, una dotazione dei servizi più razionale ed efficiente, itinerari di mobilità e turismo, la promozione delle produzioni agroalimentari a filiera corta. Previsti anche semplificazioni per il recupero dei centri storici in abbandono o a rischio spopolamento da riconvertire in alberghi diffusi, opere di manutenzione del territorio con priorità alla tutela dell’ambiente, la messa in sicurezza di strade e scuole, l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico e interventi in favore dei cittadini residenti e delle attività produttive insediate nei centri minori. Inoltre, vengono stanziati per le aree oggi in condizioni di maggior difficoltà 100 milioni per il periodo che va dal 2017 al 2023».

 

E continua: «Se consideriamo che molte DOP e IGP arrivano proprio dai Piccoli Comuni come anche il 79% per cento dei vini di maggiore qualità proviene, ci rendiamo conto del valore e dell’importanza nel sostenere queste realtà. Serve a tutta l’Italia, sono borghi che racchiudono una parte importante del nostro patrimonio storico, artistico e paesaggistico e custodiscono molte eccellenze del sistema produttivo italiano.
In Piemonte poi, la norma riveste un particolare interesse perché ben 1067 comuni sono con meno di 5000 abitanti ed in provincia di Cuneo solo 25 comuni hanno una popolazione superiore, è quindi una norma destinata ad avere un grande e positivo impatto.

 

Una legge di iniziativa parlamentare che dà un ulteriore timbro a questa legislatura e che avrà ricadute importanti su molteplici aspetti, ambiente, economia, cultura, ed in generale sui temi di uno sviluppo sostenibile e possibile e della salvaguardia della qualità di vita in tanta parte dei nostri territori.»