Torino – Apre al pubblico la Galleria Carla Spagnuolo con l’inaugurazione della mostra “La Collezione di Palazzo Lascaris”

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Giovedì 5 ottobre 2017 alle ore 16 nella sede del Consiglio regionale (via Alfieri 15 a Torino) apre al pubblico la Galleria Carla Spagnuolo, con la mostra intitolata “La collezione di Palazzo Lascaris”, realizzata in collaborazione con l’associazione culturale Magica Torino.

Nelle eleganti sale barocche del piano terreno del palazzo sono esposte una sessantina di opere pittoriche e sculture
di autori italiani e stranieri di ‘800 e ‘900, mai esposte al pubblico, che sono entrate a far parte del patrimonio dell’ente dal 1975,
quando il Consiglio regionale ha acquisito il palazzo progettato da Carlo di Castellamonte a metà del ‘600 nel centro di Torino.
La mostra sarà l’occasione per presentare il nuovo spazio espositivo aperto al pubblico a Palazzo Lascaris:
la Galleria Carla Spagnuolo (1945-2017), intitolata alla ex consigliera regionale e primo presidente donna dell’Assemblea dal 1990 al 1995.
Nel prossimo futuro la Galleria potrebbe diventare luogo di esposizione per anteprime di mostre dei maggiori musei piemontesi.
La Collezione di Palazzo Lascaris rimarrà aperta al pubblico fino al 18 ottobre. Orario 10 – 18 dal lunedì al venerdì, ingresso gratuito.
All’inaugurazione saranno presenti:
Mauro Laus, presidente del Consiglio regionale
i curatori della mostra: Serena D’Italia, storica dell’arte, e Roberto Mastroianni, filosofo e storico dell’arte.
Interverranno tutti gli ex presidenti del Consiglio e della Giunta regionale.

Dal catalogo della mostra:
“La scelta effettuata delle opere esposte è legata alla storia privata del palazzo, quella dei suoi primi proprietari e, in seguito, a quella pubblica.

La collezione di un ente pubblico è legata a donazioni, lasciti, acquisizioni, acquisti lontani nei tempi e nei momenti politici, risultato di incontri.

Questo processo sedimentativo di eredità istituzionali e non dà forma alla Collezione di Palazzo Lascaris, e l’osservare questo insieme di opere, per la prima volta esposte al pubblico in una forma organica, significa aprire le finestre sulla storia dell’arte, non solo italiana.

Significa anche collocare i movimenti artistici nella storia del nostro paese.

La Collezione viene intesa come parte di un progetto politico, oltre che storico e territoriale, portato avanti dai Presidenti e dalle interazioni avvenute con gli esponenti culturali delle varie epoche storiche.

Quindi se troverete Delleani o Platonov vicini ad Albino Galvano o a Cherchi, Lupo vicino a Chessa, nessun stupore, è la storia che scorre. La storia di questa Collezione”.