La notte appena trascorsa ha visto impegnati i Carabinieri della Compagnia di Alba che hanno concluso un servizio coordinato finalizzato al contrasto al fenomeno dell’immigrazione clandestina, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione che ha visto impiegati 15 carabinieri.
I militari della Stazione di Govone hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un cittadino macedone, in Italia in qualità di bracciante agricolo, poiché in possesso del proprio documento falso. I militari, grazie al supporto della polizia di Thorl Maglern (Austria) hanno accertato che il documento del fermato non era mai stato rilasciato dalle Autorità Bulgare. Per lui sono quindi scattati gli arresti domiciliari in attesa del processo che avverrà presso il Tribunale della Procura della Repubblica di Asti.
Il Nucleo Radiomobile con la Stazione di Alba hanno tratto in arresto un cittadino macedone, senza fissa dimora, clandestino per non aver ottemperato all’obbligo di lasciare il territorio nazionale. Quest’ultimo era stato espulso a seguito di una rapina avvenuta il 16 febbraio nella città albese. Per lui si sono aperte le porte delle celle di sicurezza della Compagnia Carabinieri in attesa del rito direttissimo presso il Tribunale di Asti.
Inoltre, i Carabinieri della Compagnia, hanno complessivamente espulso altri due cittadini extracomunitari irregolari in Italia e deferito in stato di libertà altri quattro cittadini macedoni, tutti per possesso di documenti falsi non rilasciati da alcuna autorità bulgara e con i quali erano riusciti ad ottenere documenti Italiani validi come il codice fiscale. Per i quattro extracomunitari è scattata anche la denuncia per ricettazione e falsità materiale commessa da privati.